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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JACK LONDON
   riva in buon punto. Farete bene a ritornare a bordo prima ch'io levi l'ancora, altrimenti vi rovescierò la canoa.
   — Ma sì, Griffìths, avete quasi ragione. Non posso fermarvi, — riprese Grief mentre rovistava con le dita nel taschino della cintura; poi ne trasse una carta gualcita, che era un documento .
   — Ma può darsi — disse — che queste vi possa fermare. E' qualcosa di più persuasivo anche per voi.
   — Che sarebbe?
   — Un ordine dell'Ammiragliato. Il vostro tragitto alle Nuove Ebridi non vi salva. Ovunque può essere eseguito.
   Griffìths esitò e riflettè, dopo aver dato un'attenta occhiata al documento. Con le ciglia aggrottate, ponderò la nuova fase della situazione; poi, ad un tratto, rialzando il capo, mostrò in viso la più serena franchezza.
   — Siete stato più accorto di quello eh' io credevo, caro amico, — disse. — Mi avete messo irei sacco veramente bene. Ci voleva altra scaltrezza per tentare di battere voi. Jaoobsen mi disse appunto ch'io non ero uomo in grado di farlo, ma io non l'ascoltai. Ha avuto ragione lui ed anche voi. Ho nella mia cabina il danaro. Venite giù e regoliamo il conto.