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JACK LONDON
— Con quella ricevuta nelle mie mani,
— ghignò Griffìths, — il vostro ordine dell'Ammiragliato non vale la carta su cui è scritto. Firmate.
— Non giova, Griffìths, — disse Grief.
— Un documento firmato coattivamente non ha valore di fronte alla legge.
— E allora, che cosa avete in contrario per firmarlo?
— Oh, niente affatto; soltanto, potrei risparmiarvi delle noie se non lo firmassi.
Le dita di Grief avevano raggiunto il revolver; e, discorrendo, la sua mano destra giocava con la penna mentre la sua sinistra cominciò piano e impercettibilmente a tirare l'arma dal proprio lato. Quando infine la mano si chiuse sull'arma, il secondo dito si pose sul grilletto e si sentì incuriosito di sapere quale fortuna potrebbe avere facendo scattare il grilletto con la sinistra.
— Non considerate il punto di vista mio, — riprese con tono canzonatorio Griffìths. — Inoltre pensate che Jacobsen certificherà di avermi visto versare la somma Ora firmate, firmate senza abbreviazione, in basso, Davide Grief, e metteteci la data.
Da sopra coperta si udivano garrire le scotte e urtare i terzaruoli contro le vele. Nel-