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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   297
   starebbe un po' più freschi, — brontolò Herman. — Non posso più respirare. Sono bollente come un forno.
   Aprì una noce di cocco col pesante coltello e ne sorbì il contenuto. Anche gli altri ne seguirono l'esempio, indugiandosi ad osservare un'altra tettoia da conchiglie di Parlay che precipitava rovinata. Ora il barometro registrava 29.50.
   — Dobbiamo essere assai vicini al centro dello sconvolgimento, — osservò allegramente Grief. — E sarà la prima volta che mi trovo nel bel mezzo di un uragano. Anche per voi sarà una novità, Mulhall. Dalla rapidità con cui il barometro precipita, dev'essere una burrasca gigantesca.
   Il capitano Warfield gemette, attirando tutti gli occhi. Stava guardando nel cannocchiale lungo la laguna verso sud-est.
   — Ecco che viene, — disse tranquillamente.
   Non occorrevano più cannocchiali per vedere. Un gran velo volante, marcatissimo, sembrava avvicinarsi sulla superfìcie della laguna. Davanti ad esso, avanzante con uguale rapidità, si notava un violento incurvarsi delle palme e uno svolazzare di foglie. Il fronte del vento sull'acqua era una ben