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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   309
   na non è detto, perchè in quel momento tutti gli uomini che c'erano in cabina, finita la preparazione della gasolina, furono scaraventati in avanti, contro la parete del cassero, poiché la « Malahini » fece un improvviso e profondo tuffo. Per cinque minuti, oltre non potersi rialzare, rotolarono in ogni senso, lanciati, percossi da parete a parete. La goletta, innondata da tre grandi cavalloni, crocchiava, tremava, muggiva, ed era attutita dal peso dell'acqua in coperta. Grief strisciò verso la macchina, mentre il capitano colse a volo il momento di ritornare in coperta.
   Mezz'ora dopo ritornò in cabina e alle macchine.
   — Il battello di salvataggio è andato ! — riferì. — Anche il resto, tutto andato, meno la coperta e i boccaporti! E se la macchina non avesse funzionato anche noi saremmo andati. Avanti con quel lavoro salvatore!
   Verso mezzanotte, il macchinista si sentiva testa e polmoni sufficientemente schiariti dalle esalazioni dei gas per dare il cambio a Grief, che salì su coperta a ristorare pure testa e polmoni. Si unì agli altri che stavano accoccolati dietro la cabina, attaccati alla nave e legati con funi. Essi formavano