— 218 — .
camera, avendo cura di stringerlo abbastanza forte da impe-
gì Adisse Porthos, — ma se lo strangolo?
_ Anzitutto non sarà che un svizzero di meno; ma voi
non lo strozzerete, spero. Voi lo deporrete adagino qui dentro noi lo imbavaglieremo, e lo attaccheremo in qualche parte 'poco importa adesso saperlo. Quello ci procurerà intanto una veste d'uniforme e una 6pada.
_ Meraviglioso! — disse Porthos, guardando d'Artagnan con la più profonda ammirazione.
_ Oh ve ne pare? — disse il guascone.
— Sta bene, — rispose Porthos mutando consiglio, — ma un abito d'uniforme e una spada non è sufficiente per due.
— Bene! e non c'è il suo collega?
— Giusto! — disse Porthos.
— Dunque quando io tossirò, allungate il braccio, 6arà tempo.
— Bene! >
I due amici presero ognuno il posto indicato. Collocato com'era Porthos, egli si trovava completamente nascosto nell'angolo della finestra.
— Buona sera, camerata, — disse d'Artagnan colla sua voce più carezzosa e col diapason più moderato.
— Pona sera, signore, — rispose il soldato.
— Non fa molto caldo a passeggiare, — disse d'Artagnan.
— Brrroun, — fece il soldato.
•— Credo che un bicchiere di vino non vi dispiacerebbe.
— Un picchiere di fino sareppe il benfenuto.
— Il pesce abbocca; il pesce abbocca! — mormorò d'Artagnan a Porthos.
— Comprendo, — disse Porthos.
— Ne ho una bottiglia, — disse d'Artagnan.
— Una pottiglia!
— Sì.
— Una pottiglia biena?
;— Tutta intera, ed è tutta per voi se volete bere alla mia salute.
. — Ehè ! la befo pen folontieri, — disse il soldato avvicinandosi.
Suvvia, venite a prenderla, amico mio, — disse il Guascone.
— Pen folontieri. Credo che vi eia una banca.