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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 223 — .
   E avanzandosi verso la porta situata di fronte a quella per la quale era entrato, l'aprì, e sparve dietro di essa rinchiudendola.
   _ Ed ora, — disse Porthos, — cosa faremo?
   _ Adesso ci serviremo delle vostre spalle se questa porta
   è chiusa, amico Porthos. Ogni cosa a suo tempo e tutto viene opportunamente a chi sa aspettare: Ma dapprima barrichiamo la prima porta nel modo più conveniente, poi seguiremo il cavaliere.
   I due amici si misero subito al lavoro e ingombrarono la porta con tutti i mobili che trovarono nella sala, ingombro che rendeva il passaggio tanto più impraticabile, in quanto che si apriva internamente.
   — Così va bene, — disse d'Artagnan, — eccoci sicuri di non essere colti alle spalle. Andiamo avanti.
   LXLII.
   Il carcere con trabochetto di monsignor Mazarino.
   Arrivarono alla porta per la quale era scomparso Mazarino; essa era chiusa; d'Artagnan tentò invano d'aprirla.
   — Ecco dove si tratta di collocare un buon colpo di spalla, — disse d'Artagnan. — Spingete, amico Porthos, ma pianino, senza far rumore; non sfondate nulla, disunite solo i battenti.
   Porthos appoggiò la spalla robusta contro un riquadro, e lo piegò, d'Artagnan allora introdusse la punta della spada tra la stanghetta e la bocchetta della serratura. La stanghetta, che era smussata, cedette e la porta s'aprì.
   — Non ve lo dicevo io, amico Porthos, che si ottiene tutto dalle donne e dalle porte, prendendole colla dolcezza.
   — Il fatto è, — disse Porthos, — che voi siete un gran moralista.
   — Entriamo, — disse d'Artagnan.
   Entrarono. Dietro una vetrata, alla luce della lampada del cardinale, si vedevano casse di aranci e di melagrani del castello di Rueil allineate in lunghe file, formanti una grande allea e due allee laterali più piccole.
   — Non c'è il cardinale, — disse d'Artagnan, — c'è eolo la sua lampadaJ dove diavolo sarà?