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Mazarino apparve a tre paesi da d'Artagnan, e spinse una molla nascosta nel muro. La lastra di pietra girò su se stessa e la cassa d'aranci da essa sostenuta tornò a riprendere il suo posto.
Allora il cardinale spense la candela, clie si rimise in tasca e riprendendo la lampada disse:
_'Andiamo a trovare il signor de La Fere.
_ Bene! è la nostra strada, — pensò d'Artagnan, —
vi andremo insieme.
Tutti e tre si misero in cammino; il signor Mazarino seguiva il viale centrale, e Porthos e d'Artagnan i viali paralleli. Questi due ultimi evitavano con cura quelle lunghe strisce luminose che tracciava ad ogni passo la lampada del cardinale in mezzo alle casse.
Costui giunse ad una seconda porta a vetri senza essersi accorto di essere pedinato, prese un corridoio, al quale Porthos e d'Artagnan non avevano ancora fatto attenzione; ma al momento di aprire la porta, si fermò pensieroso.
— Ah! diavolo! — diss'egli, — dimenticavo le raccomandazioni di Comminges. Bisogna che prenda i soldati e li metta a questa porta, affinchè non mi metta in balìa di quel diavolo a quattro. Andiamo.
E con un moto d'impazienza si voltò per ritornare sui suoi passi.
— Non vi date la briga, monsignore, — disse d'Artagnan col piede in avanti, il cappello in mano con fare spigliato, — abbiamo seguito Vostra Eminenza passo a passo ed eccoci qui.
— Sì, eccoci qui, — disse Porthos.
E fece lo stesso gesto di saluto cortese.
Mazarino girò gli occhi smarriti dall'uno all'altro, li riconobbe tutti e due, lasciò cadere la lanterna ed emise un gemito di spavento.
D'Artagnan la raccolse ; per buona sorte non si era spenta nella caduta.
— Oh ! che imprudenza, monsignore ! — disse d'Artagnan; — non è buona cosa venir qui senza lanterna! Vostra Eminenza potrebbe battere contro qualche cassa o cadere in qualche buco.
— Signor d'Artagnan, — rispose Mazarino, che non poteva riaversi dal suo stupore.
— Sì, monsignore, io in persona, e ho l'onore di presentarvi il signor du Vallon, mio eccellente amico, al quale
Dumas. Venti anni dopo. — III
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