Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (232/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (232/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 230 — .
   a buon mercato, si diresse raggiante verso il corridoio e
   aprì la porta. . .
   Essa dava proprio sul parco, ed i tre fuggiaschi se ne
   accorsero dal vento della ntatte che s inabissava nei corridoi e fece loro volare la neve sul viso.
   _ Corpo di Satana! monsignore, fa una terribile notte.
   Noi non conosciamo i luoghi, e non troveremmo mai la nostra strada. Giacche Vostra Eminenza è stata tanto cortese da venir sin qui, voglia fare qualche passo ancora, monsignore... conduceteci alla mura.
   — Va bene, — disse il cardinale, — vengo.
   E camminando in linea retta, camminò con passo rapido verso il muro, e in un momento tutti e quattro vi si trovarono alla base.
   — Siete contenti, signori? — domandò Mazarino.
   — Lo credo bene! bisognerebbe essere molto incontentabili! Canchero! che onore! tre poveri gentiluomini scortati da un principe della chiesa ! Ah ! a proposito, monsignore, voi dicevate poco fa che noi siamo spiritosi, destri, prodi e ben armati ?
   — Sì.
   — Voi v'ingannate; non siamo armati che in due; io e il signor du Vallon; il signor conte non è armato, e se fossimo incontrati da qualche pattuglia, bisognerebbe che potessimo difenderci.
   — È troppo giusto.
   — Ma dove troveremo una spada? — domandò Porthos.
   ^— Monsignore gli presterà la sua che gli è inutile, — disse d'Artagnan.
   — Ben volontieri, — disse il cardinale; — anzi, voglio pregare il signor conte di volerla conservare bene in mia memoria.
   — Spero che sarete contento, non vi pare che sia galante, conte ? —disse d'Artagnan.
   >— Perciò, — rispose Athos, — prometto a monsignore di non mai separarmene.
   — Bene, — disse d'Artagnan, — questo scambio di buòne maniere, come è commovente! Non avete le lagrime agli occhi, Porthos?
   — Sì, — /disse Porthos, — ma non so 6e sia il cardinale o se sia il vento che mi fa piangere. Credo che sia il vento.
   — Adesso montate, Athos, — disse d'Artagnan, — e fate presto.