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a buon mercato, si diresse raggiante verso il corridoio e
aprì la porta. . .
Essa dava proprio sul parco, ed i tre fuggiaschi se ne
accorsero dal vento della ntatte che s inabissava nei corridoi e fece loro volare la neve sul viso.
_ Corpo di Satana! monsignore, fa una terribile notte.
Noi non conosciamo i luoghi, e non troveremmo mai la nostra strada. Giacche Vostra Eminenza è stata tanto cortese da venir sin qui, voglia fare qualche passo ancora, monsignore... conduceteci alla mura.
— Va bene, — disse il cardinale, — vengo.
E camminando in linea retta, camminò con passo rapido verso il muro, e in un momento tutti e quattro vi si trovarono alla base.
— Siete contenti, signori? — domandò Mazarino.
— Lo credo bene! bisognerebbe essere molto incontentabili! Canchero! che onore! tre poveri gentiluomini scortati da un principe della chiesa ! Ah ! a proposito, monsignore, voi dicevate poco fa che noi siamo spiritosi, destri, prodi e ben armati ?
— Sì.
— Voi v'ingannate; non siamo armati che in due; io e il signor du Vallon; il signor conte non è armato, e se fossimo incontrati da qualche pattuglia, bisognerebbe che potessimo difenderci.
— È troppo giusto.
— Ma dove troveremo una spada? — domandò Porthos.
^— Monsignore gli presterà la sua che gli è inutile, — disse d'Artagnan.
— Ben volontieri, — disse il cardinale; — anzi, voglio pregare il signor conte di volerla conservare bene in mia memoria.
— Spero che sarete contento, non vi pare che sia galante, conte ? —disse d'Artagnan.
>— Perciò, — rispose Athos, — prometto a monsignore di non mai separarmene.
— Bene, — disse d'Artagnan, — questo scambio di buòne maniere, come è commovente! Non avete le lagrime agli occhi, Porthos?
— Sì, — /disse Porthos, — ma non so 6e sia il cardinale o se sia il vento che mi fa piangere. Credo che sia il vento.
— Adesso montate, Athos, — disse d'Artagnan, — e fate presto.