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sotto le ascelle, lo fece passare pian piano nelle mani di Athos che era rimasto impassibile abbasso della muraglia.
Allora rivolgendosi a Porthos:
_ Prendete la mia mano, — disse d Artagnan ; — io
mi tengo al muro. ' , , . ,
Porthos fece uno sforzo cne iece rranare qualche pezzo della mura e a sua volta arrivò alla sommità.
__Io non avevo affatto compreso, — diss'egli; — ah, è
molto buffa.
_ Vi pare? — disse d'Artagnan; — tanto meglio. Ma affinchè la cosa sia allegra fino alla fine, non perdiamo tempo.
E saltò giù dal muro. Porthos fece altrettanto.
— Accompagnate il cardinale, signori, — disse d'Artagnan, — io esploro il terreno.
Il guascone tirò fuori la spada, e camminò facendo da avanguardia.
— Monsignore, — diss'egli, — da che parte bisogna (voltare per giungere sulla strada maestra? Rifletteteci bene prima di rispondere; poiché se Vostra Eminenza si sbagliasse, ciò .potrebbe produrre gravi inconvenienti, non solo per noi ma anche per lei.
— Costeggiate la infira, signori, — disse Mazarino, — e non arrischierete di perdervi.
I tre amici affrettarono il passo, ma in capo a qualche momento furono costretti a rallentarlo; benché facesse quanto poteva, il cardinale non riusciva a tener loro dietro.
Ad un tratto d'Artagnan urtò contro qualche cosa di tiepido che fece un movimento.
— Toh ! un cavallo, — diss'egli, — ho trovato un cavallo, signori !
— E anch'io ! — disse Athos.
— E anch'io ! — disse Porthos, che fedele alla consegna teneva sempre ,il cardinale per un braccio.
— Ecco cosa vuol dire essere fortunati, monsignore, — disse d'Artagnan, — proprio adesso che Vostra Eminenza si lamentava di dover andare a piedi...
Ma nel momento in cui stava per pronunciare queste parole, la canna d'una pistola gli fu puntata al petto; egli intese queste parole pronunciate con gravità:
— Non toccate!
— Grimaud! — esclamò! — Grimaud! che fai tu qui? e il cielo che ti manda ?