Umberto Adamoli
BERARDO DA PAGLIARA
(Dramma storico in quattro atti)


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     Dimmi, sorella: nessun timore in questa tua solitudine?

     COLOMBA
     No. I lupi, gli orsi, che spesso vedevo, potevano mangiare il corpo, fatto di carne caduca, non l'anima, che è immortale.
     Un giorno rimasi, però, un poco scossa dinanzi a una scena feroce e pietosa. Tra un violento muovere di cespugli e un ruzzolar di sassi, vidi correre verso di me, con le bocche aperte e gli occhi rossi di sangue, lupi e lupacchiotti affamati. La mia ora pareva suonata. Erano a pochi passi, stavano quasi per toccarmi, quando un camoscio, comparso d'improvviso, si frappose tra me e i lupi. Il camoscio fu sbranato, io fui salva.

     BERARDO
     (che ha seguita con ansia la narrazione)
     Veggo anche in ciò, sorella, la mano di Dio.


     COLOMBA
     Dopo tale episodio, abbandonai quella grotta e venni a vivere qui, vita più tranquilla.


     BERARDO
     Tu sei santa, sorella.

     COLOMBA
     Santa no. Ho cercato di vivere, lontano dalle insanie e dalle insidie del mondo, soltanto nel Signore e per il Signore.

     BERARDO
     Quanto diversa la mia dalla tua vita, sorella. Fuori del castello non ebbi il coraggio, quantunque uomo, di prendere, come tu facesti, la vera via della penitenza e della salvezza. Non una grotta dava tregua al mio spirito angustiato, ma una abbazia, famosa nei secoli. Non castigo ebbi da quella vita placida, ma premio.

     COLOMBA
     Non ti rammaricare, fratello, chè non si muove filo d'erba nel prato, né foglia nel bosco, né onda nel mare, senza la volontà del Creatore.
     Il sole tramonta. E' l'ora della preghiera.

     (Arrivano uccelli da ogni parte, con lieto cinguettio)


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Umberto