Cose utili e inutili
Cosa c'è di utile e cosa c'è di inutile in una casa? Secondo lo scrittore F. M. Remarque non bisognerebbe possedere più di quanto è necessario a chi scappa di casa. Secondo il poeta Umberto Saba, di fronte alla scelta delle cose da scartare e da tenere: o si butta via tutto o si tiene tutto. Le teorie sono mille, ma il problema rimane. Oggi più che mai, ragioni di spazio, prima che di buon senso, ci impongono di esaminarlo e risolverlo. Accumulare vecchie cose è un modo di tesaurizzare il passato, di potersi documentare su ogni momento della propria vita. Ma spesso è anche un modo di non sapersi liberare di questo passato tanto quanto serve per poter guardare più tranquillamente al futuro. Le abitazioni di un tempo offrivano facile ospitalità ai materiali della casa in disuso: cantine e soffitte completavano lo spazio domestico, già di per se stesso assai vasto. In queste condizioni di agevolezza, l'accumulo di vecchie cose in vista di una possibile riutilazzazione rientrava anche nella politica familiare del risparmio. Ma oggi viviamo in tempi che hanno capovolto i valori di questa politica: il consumismo ha creato bisogni indotti, cioè necessità di cose superflue e soprattutto di cose non durevoli, che dopo un certo uso diventano inutilizzabili, non riparabili, quando non fatte addirittura per essere gettate dopo l'uso. Tuttavia ancora oggi la moralità del risparmio, l'affetto per le cose possedute a lungo, il timore di dover rimpiangere il mobile, il vestito, l'oggetto dal quale abbiamo deciso di separarci, ci pongono spesso di fronte al problema se considerare utile o inutile una cosa che presso di noi sembra non trovare più posto. Poi, in questo tema dell'utile e dell'inutile nella casa, rientrano anche (accanto cose già utilizzate) le vecchie cose che non sappiamo se buttare o non buttare via, le cose prive di utilità che spesso abbondano, togliendo spazio a quelle che sarebbero indispensabili, e che invece mancano. C'è anche, infine, il problema soggettivo di ciò che è inutile, ma del quale psicologicamente non possiamo fare a meno. Ma questi sono particolari che riguardano poche cose (un giocattolo consumato dalle carezze e dal tempo, una tazza sbrecciata, un vecchio maglione, un pacchetto di cartoline).
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