Il collezionismo spicciolo
Il collezionismo spicciolo è spesso fonte di inutile accumulo nella casa, specie quando gli spazi sono modesti, a occuparli sono in molti, e le cose collezionate cadono presto in disgrazia, restando tuttavia a occupare cassetti, ripiani e scansie. Il rischio maggiore di questo passatempo consiste nella sua contagiosità. Se il fratello colleziona scatole da sigari, la sorella decide subito di collezionare anche lei, magari scatole di fiammiferi. I genitori moderni, si sa, decidono spesso di imitare i figli (un tempo era il contrario), ma è suppergiù la stessa cosa e finisce che la casa viene invasa dalle collezioni più disparate. Una raccolta (tanto per dire) di esemplari inconsistenti (leggeri e addirittura trasparenti) come gli involucri degli agrumi, assai belli e vari per i loro colori, disegni e scritte, una volta messi lì, gonfiano e svolazzano come a rompere un cuscino di piume, e per stringerli in poco posto sarà necessario stirarli, pigiarli e non basterà. La regola è che un collezionista in famiglia è anche troppo.
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