a cura di Federico Adamoli

La Coppa Adamoli (1930)
[11 febbraio 2016]

     Sul periodico teramano Il Solco (organo della federazione provinciale fascista teramana) del 6 aprile 1930 in un articolo dal titolo "Gare sciistiche sui Prati di Tivo di Pietracamela" nel quale compaiono i risultati della gara di fondo di 15 km denominata Coppa "Città di Teramo" viene riferito che "si è disputata, dopo, la Coppa Adamoli, gara in discesa per giovanetti".
     La notizia desta sorpresa e curiosità, se si cerca di stabilire a quale componente della famiglia possa essere stata intitolata una gara di sci. L'accostamento tra gli Adamoli e sport a Teramo non ha precedenti di sorta, ed è un mistero questa intitolazione di una competizione sciistica.
     In quegli anni nessuno degli Adamoli aveva una vita pubblica di una qualche rilevanza, e lo stesso Umberto Adamoli, che nel 1930 aveva poco più di 50 anni, da poco congedato dalla Guardia di Finanza, non aveva ancora avviato la sua carriera politica. Lo stesso Gelasio Adamoli, che fu partigiano, sindaco di Genova e senatore comunista, era all'epoca poco più che ventenne. Per il resto non si ritrova alcuno dei componenti della famiglia che possa risultare degno di una intitolazione. I pochi che al 1930 erano scomparsi erano dei semplici artigiani e commercianti.
     Il mistero è destinato a rimanere tale, almeno fino a quando non si rinverranno dei documenti dai quali risulti il nome esteso dell'oscuro protagonista... Per la cronaca il vincitore della Coppa Adamoli, premiato dal console on. Nicola Forti, fu Aladino Franchi di Pietracamela; seguirono nell'ordine: Vincenzo Trentini di Pietracamela, Francesco D'Alessandro di Teramo, Pasquale Caiano di Teramo, Carlo Amorocchi di Pietracamela, Francesco Nardi di Teramo.






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