(1) Walter Capezzali, "Le cartiere aquilane e un sondaggio sulle filigrane delle carte antinoriane (sec. XVIII)" in "Archeologia industriale nel Parco del Vera", vari, L'Aquila, 1985. ß
(2) Vedi "La provincia dell'Aquila nel Risorgimento Nazionale" (Quaderni risorgimentali abruzzesi) di Giuseppe Buccella - Edizioni "Attraverso l'Abruzzo", 1961 - pagina 20. ß
(3) L'ultimo dei figli di Ascanio si chiamava Vittorio Vicentini. Il figlio di questi si chiamava pure Ascanio, avvocato, e viveva intorno alla metà del novecento a Roma con la madre Aurora. Una delle figlie di Ascanio si chiamava invece Settimia Vicentini ed era invece sposata con un ingegnere Massimo. ß
(4) Ascanio Vicentini aveva un fratello Ignazio, che a sua volta aveva un figlio di nome Luigi (nato nel 1822): entrambi furono testimoni nel processo per i 'Fatti di Paganica'. ß
(5) Lo stesso Umberto nella sua rubrica possedeva alcuni nominativi che riconducono; ad una Strina residente a Bari e ad alcuni Rizzacasa viventi in quei tempi (metà '900) a Roma:
- Strina Guglielmina vedova Bonino - Rione Carrassi - Case Mutilati 63 - Bari
- Famiglia Rizzacasa - Piazza Urbano 16 - Roma
- Avv. Gr. Uff. Salvatore Rizzacasa - Procuratore Generale della C.S. di Cassazione - Piazza Urbano 16 - Roma
- Menina Rizzacasa ved. Montecchia - Via Pigorini 16 - Roma
- Avv. Giovanni Rizzacasa - Studio - Piazzale (?) - Roma ß