Cairo d'Egitto 1/11/27
Caro Adamoli,
ben contento, dopo tanti anni, d'avere sue nuove! Da Verona mi fu trasmessa la sua lettera. Lei credo saprà che ho scelto la carriera Ecclesiastica e che - rinunziando al mondo - mi sono fatto Missionario.
Se cura avere notizie delle nostre Missioni al Centro Africa, la farò abbonare al nostro Periodico "La Nigrizia".
Devo dirle che finora nessuna richiesta m'è venuta dal distretto di Teramo a suo riguardo; così che se la cosa le preme molto, veda di sollecitare.
Lei cosa fa? Ha famiglia? Ha qualche negozio? Mi mandi qualche foto delle sue parti, che non conosco: rammento appena il punto della linea Adriatica ove si stacca la ferrovia di Teramo.
Saluti santi: farò qualche preghiera per lei...
In Gesù e Maria
P. Cervetto
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Teramo, 5/11/1927
Carissimo d. Cervetti,
con immenso piacere ho ricevuto la sua cartolina e le sue notizie mi hanno fatto tanto bene. Se non avessi famiglia quasi quasi mi verrebbe l’idea di raggiungerla. Beato lei che così giovane ha saputo scegliere la missione di far tanto bene all’umanità.
Accludo £ 10 per l’abbonamento al Periodico “La Nigrizia”, avrò campo di seguire con la mia famiglia le sue opere buone.
Ho cinque figli che frequentano le scuole. Diana 5° ginnasiale, Giovanni 3° istituto inferiore, Concetta seconda magistrale, Italia quinta elementare, ultima Fernanda 2° elementare. Ho negozio di ferramenta e metalli. La mia vita è molto diversa dalla sua: mentre lei spesso si trova in luoghi diversi dove avrà la calma di poter raccogliere le sue idee nella preghiera, ma dove certamente non dovrà mancare di coraggio, io sono in continuo traffico e contatto con il mondo. Non dimentico mai il suo viso allegro che sapeva così bene spronarci a compiere il nostro sacro dovere. Voglio ricordarle un particolare che sarà ancora nel suo ricordo. Una domenica d’ispezione alla mia stazione Fotoelettrica lei m’invitò di farle compagnia per ispezionare la stazione che era più prossima al campo nemico. Nell’attraversare la ? in pieno giorno fummo scoperti e accolti da molte cannonate che ci spruzzarono acqua addosso senza colpirci. Potevo mai pensare allora di avere accanto a me un servo di Dio che non era privo di divina provvidenza? Come il Signore ci protesse in quei momenti e in tanti altri pericoli così possa ora sempre proteggerla nelle sue intraprese coraggiose. Le invio una collezione di fotografie della mia città e appena potrò averne altre ancora glie le manderò!
Oggi stesso ho dato il suo indirizzo al mio distretto che le scriverà direttamente per avere la proposta per l’avanzamento da sottotenente di complemento.
Rientrando in Italia venga a visitare i nostri luoghi e così avere il piacere di rivederla e potrò ospitarla in casa mia.
Intanto la ringrazio di cuore per le sue premure e perdoni per le mie confidenze, con la speranza di riavere spesso sue nuove e mi creda suo Dev.
Alfonso Adamoli
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Cairo, 23.11.27
Caro il mio Sergente Adamoli,
la sua confidenza mi è tanto cara, più cara perché ho sempre avuto stima di lei: e, sebbene il chinino m’abbia tolto tanta memoria di quei tempi che mi sembrano un sogno, pure non mi ricordo d’aver avuto da lei un dispiacere.
Ho spedito il rapporto informativo al Distretto: di lei non potevo che dir bene.
Grazie delle notizie che mi da della sua famiglia: quando l’avrà mi mandi una foto della famiglia; potrò così in certo modo rivederla. Appena ne avrò una, gliene manderò una mia e credo farà fatica a riconoscermi sotto l’abito Sacerdotale.
Mi piace che lei ricorda così nettamente gli episodi nostri. Ricorda quel pranzo in baracca del Sor Modestino Spaccagna in cui io per volere imparare la pipa “misi fuori il desinare” come il prode Anselmo? Ora la pipa mi serve contro la malaria. Però mi ha fatto guarire S. Franc. Xaverio circa quattro anni fa! L’ho portata per ben sette anni, e se non c’era S. Franc. Xaverio, l’avrei ancora!
Io ricordo bene anche quando mi ha preparate le tagliatelle; che poi siamo andati a Punta Gruka (al mare) e tornando abbiamo sbagliato strada e rischiammo di annegarci.
Se ho da venire in Italia e le circostanze me lo permettono, passerò volentieri. Grazie di cuore! Ho visto le foto e mi paiono bei posti i suoi, specie d’estate. Mi ricordo la valle del Pescara con la bella vista del Gran Sasso: Teramo è in questa valle?
Le accludo qui un foglio di nostra propaganda che le indicherà come aiutare le nostre Missioni secondo le sue disponibilità. Leggerà su la Nigrizia le cose della Missione e spero che... se il padre non può venire in Africa, lo potrà qualche figlio suo, o qualche sua figlia. Per amor di Dio, se ne fanno dei sacrifici!! Io ero figlio unico!
Mando a lei ed alla sua famiglia la benedizione del Missionario.
P. Cervetto
P.S. Le mando un po’ di immagini come mio ricordo. Presto riceverà da Verona “La Nigrizia”. Caso mai variasse, me lo dica, e provvederò subito.
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Al Rever.mo e Rispett.mo Padre Cervetti
Non ho modo sufficiente per ringraziare le sue cortesie e le sue parole di lode avute per me che ho semplicemente fatto il mio dovere e che sentivo e sento sempre per lei tutto il massimo rispetto.
La ringrazio anche con tutta sincerità per il periodico "La Nigrizia" di cui ho già ricevuto il primo numero insieme alla "Strenna". M'impegno di fare propaganda ai due libri. In famiglia, hanno rappresentato la lettura educativa per varie sere. Sono stati letti a tavola e ascoltati attentamente dai miei figliuoli che vi apprendono utili idee sulla vita dei moretti e il vantaggio e l'alto valore del sacrificio che s'impongono i missionari nel preparare le nuove generazioni ad una vita civile costruita sulle solidi fondamenta della religione. Oh, i missionari sono i veri apostoli di Gesù! Le immagini da lei inviate sono state accolte con gioia da tutti di famiglia e sono custodite gelosamente come preziosi talismani. Persino la piccola Fernanda dopo aver tenuta la sua immagine per qualche giorno tra le pagine del libro mi ha pregato di custodirgliela per timore che non si perdesse. La sua benedizione rappresenta per noi come una protezione divina e ha infuso nei nostri animi un sentimento di gioia, tanto da incoraggiarci a ben operare con la fiducia di essere esauditi nei nostri sentimenti buoni.
La ringraziamo del gentile pensiero che lei ha avuto inviandoci questa Benedizione e che Dio glie ne rimeriti con altrettanto bene spirituale!
Con immenso piacere ho appreso la notizia che venendo in Italia non mancherà di venirci a fare una visita. Spero che le circostanze siano più che propizie. Teramo è in una conca vicino al Gran Sasso e precisamente fra il fiume Tordino e il Vezzola. Pescara dista circa cinquanta km.
Al più presto invierò una fotografia della mia famiglia e attendo con molto desiderio la sua.
Essendo dopo lunghe ricerche riuscito a rintracciarlo mi faccia di tanto in tanto giungere sue notizie che mi confortano tanto e se dovesse cambiare residenza mi tenga informato. Le invio un piccolo assaggio di centerba di produzione locale con erbe raccolte alle falde del Gran Sasso. Sono due tipi: dolce ed amaro per i diversi gusti. Gradisca questo mio piccolo dono; che i liquori del Gran Sasso possano riuscire vantaggiosi contro la malaria e benché guariti dobbiamo sempre tenerci cauti. Anch'io appena rimpatriato dall'Albania fui preso da forti febbri e mi liberai miracolosamente dopo tante cure.
Le giungano gli auguri più fervidi per un Santo Natale da me e tutti di famiglia.
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Cairo, 27.1.28
Caro Adamoli,
le tante occupazioni mi hanno impedito di rispondere subito alla cara sua del 16.12.27.
Nel frattempo ho ricevuto i pacchi con le bottigliette di centerba che ho trovato veramente squisito. Io non conoscevo questa specialità. La spedizione fu veramente abbondante e ce ne avrò almeno fino a Maggio.
Se i Missionari non sono indiscreti, vorrei dirle che me ne mandi qualche altra bottiglia (non è necessario così tante) quando s’accorge che Natale è vicino. Vede che il mio carattere... è sempre quello.
Scusi ancora la mia indiscrezione. Essendo lei nel commercio di ferrami mi saprebbe dare indicazioni circa il costo di una barca in ferro larga, cioè che peschi poco (: 60 cm) quando è carica di circa 30 quintali (m3 15 : circa) e con applicato un motorino adatto: credo basti di 3:4 cavalli a nafta.
Noi abbiamo una Stazione che per 8 mesi dell’anno è circondata dall’acqua (ricorda Punta Gruka e il basso Semeni?) e i poveri Missionari per non correre il rischio dei coccodrilli devono fare corti viaggi addosso un cavallo indigeno e poi starsene tappati in casa ed attendere che l’acqua se ne vada.
Provi a domandare un po’. Una barca così si potrebbe far preparare smontata e poi i Padri se la monterebbero sul posto.
Mi dica qualche cosa.
Quanto a fotografie, io non posso che inviarle per ora questa, che rappresenta il Santuario del S. Cuore di Cairo ove io dico Messa e Confesso.
Essa è abbastanza scalcinata, ma ho dovuto accontentarmi di chi s’è imprestato a farmela.
Sono io ed alcuni ragazzetti di famiglie europee.
La saluto di cuore ed attendo una risposta. Aspetto la sua fotografia. Saluti a tutti i suoi.
Padre Cervetto
Istituto Neri - Cairo (6)
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