Annunziata e Federico sono ritratti con i primi due figli, Diana e Giovanni |
Alla fine del 1911 la serenità familiare viene scossa da un evento importante: nella casa abitata da Federico, dallo zio Aldobrando e dalla di lui moglie Ambrosina Di Febo, viene accolta la nipote Annunziata, studentessa delle scuole magistrali e prossima al diploma, rimasta sola dopo la morte della mamma Diana Ridolfi. I due cugini sono entrambi orfani dei genitori, ed in particolare Annunziata perse il padre ad appena un anno di vita. Annunziata ha 19 anni, Federico ne ha 24. I due presto si innamorano, provocando in casa un putiferio. La reazione dello zio Aldobrando è fortissima: questi cade in uno stato di profonda prostrazione, che lo induce a mettere i cugini innamorati fuori la porta di casa. Il fratello Umberto, in servizio a Grosseto, è urgentemente richiamato con un telegramma, per ricomporre la situazione. Lo zio Aldobrando giunge persino a chiedere al nipote ufficiale - inutilmente - di ritirarsi dal servizio, assicurandogli la donazione di tutta la sua roba. Frattanto Annunziata viene accolta dalle sorelle Urbani, mentre Federico è ospitato in casa Fraticelli. Nei giorni in cui l'idillio tra i cugini è stato scoperto Federico scrive insistentemente ad Annunziata, usando anche delle espressioni in codice: "Teramo, 29/11/1911. Il mio pensiero è sempre rivolto a te, la tua cara immagine mi è sempre davanti agli occhi, ed io più ti adoro, più ti amo da impazzire. E tu? Stai tranquilla e pensami sempre, sempre. Tuo aff.mo Federico". "Teramo, 9 dicembre 1911. Annunziatina mia, non puoi immaginarti che giornata triste ho trascorso, però sempre coraggio, non dobbiamo avvilirci per un incidente già avvenuto. Adesso comprendo quanto tu mi sei cara, e dovrò adorarti come una reliquia perché per me sopporti tutto. Segue lettera. Affettuosissimi saluti dal tuo sempre Federico". L'amore tra i cugini, travolgente, supera la barriera del vincolo parentale: i due, autorizzati dalle leggi civili e religiose, si sposano il 3 agosto 1912. |