Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
11-f libro primogiova riprender l'errore di molti ignoranti| i quali credono| lìiuno essere studiarne se non quelli che si nascondono in solitudine ed in ozio; ed io non vidi mai ninno di questi camuffati e rimossi dalle conversazioni| delli huo-mini| che sapesse "tre lettere| l/ingegno grande ed alto non ha bisogno di tali tormenti : anzi ò verissima conclusione e certissima| che quelli che non apparano tosto| non apparano mai; sicché stranarsi e levarsi dalla conversazione c al tutto di quelli eli e niente sono atti col lor basso ingegno ad imprendere » (1). Osserviamo qui anche noi ciò che avremo ad avvertir poi fino al (ine; come Dante sapesse sempre meravigliosamente passar dalla vita contemplativa all'attiva| ed all'incontro. Che ora già s'appressavano per lui gli anni virili dell'azione| anzi gli anni fatali de'dolori; quegli anni che toccano a tutti forse più o meno per tempo nella vita| e ne determinano qualunque sia il rimanente. A Dante furono tali il 1289 e 1290| ventiquattresimo e venticinquesimo della vita di lui.
Durante quel tempo che non solo Firenze ma quasi tutta Toscana s'era latta più e più Guelfa| Pisa era rimasta ferma in sua fedeltà ghibellina. Ma sostenuta una lunga ed aspra guerra contro a Genova| antica e guelfo emula sua| n'aveva avuta a' 6 di agosto 1284 quella famosa rotta alla Meloria| che fu la maggior battaglia navale del medio evo| e dalla-quale in poi precipitò senza rialzarsi più mai la potenza pisana. Passò questa allora| in mare alla vincitrice Genova| in Toscana alle vicine Lucca e Firenze; le quali Guelfe amendue| si rivolsero contra la vinta e Ghibellina. Finì poi la guerra| come finivano le più allora| con un cambiamento di parte della città più debole alla parte più forte all'intorno| ajutatadai proprii cittadini già esuli ed oppressi. Nei 1285 il conte Ugolino della Gherar-desca| di quelle famiglie di signori feudatarii divenuti cittadini potenti| già Ghibellino| ma ora da alcuni anni Guelfo| fece tumulto nella citià| rivolsela alla nuova parte vittoriosa; e| cedute le migliori castella del territorio alle
(1) Id.| pag. 52.
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