Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      capo il — 1277-1303 231
      ne*successi narrati di Firenze; dove sincero benché infelice pacifero fu il papa; ma aperto nemico d'ogni pace| di ogni moderazione| fu Carlo fratello di Filippo. E quindi si spiega e si scusa in parte l'abbandono l'atto da Dante di questa parte Guelfa pervertita| non più nazionale e già straniera ancor essa. E dico che si scusa in parte| non in tutto; perchè della propria Parte| quando è miglior dell'altre| parmi si debbano repudiare sì le esagerazioni e i pervertimenti| ma non i principi! che la fecero e la possono rifar buona.
      Intanto| il dissidio tra papa Bonifazio e Filippo il Bello diventò a pòco a poco inimicizia. Esereitolla Bonifazio da Pontefice| forse inopportuno imitatore di Gregorio VII- tìia Filippo con agguati da masnadiere. Chè; mandato ili Italia; sotto nome di negoziatore| Nogarètò| un mal gentiUwttirt-| e raccomandatolo per li danari in Firenze a messer Muffici atto Fraintesi| e per le armi ai Colonna nemici muni-^ cipali del Papa| principalmente a Sciarrà il più accanito fra essi; e raccolte tutte queste insidie a una terra di iHesser Musciatto| non liliigi da Àuagni| patria e allora dimorà del Papa; addì 7 settembre del 1303| Nogareto vi sorprese il Papa| l'ingiuriò nella persona| e il temie prigione tre dì| finche non fu liberate! tumultuariamente da que' siiui concittadini| e dagli Orsini avversari! dei Colonna. Tornò quinci a Koma il pontefice ingiuriato| e tanto più ferito in cuore| che s'era eretto a fortezza durante il pericolo ; e benché accolto con gran giubilo dal popolo di Roma| sia che fuor di suo senno sforzasse gli Orsini a tenerlo rinchiuso e nascosto| o che questi| non migliori dei Colonna| si valessero dell'occasione per pure tiranneggiarlo| certo è che dissennato dall'ira passata o dalla presente| ne'primi giorni d'ottobre miseramente perì il magnanimo peccatore. Sdegnossene ìa Cristianità| e sdegnossene ma tremoline pur troppo l'Italia| confermata oramai nella servitù francese. E sdegnossene poi Dante| nemico di Bonifazio e d'ogni papa capo di Guelfij ma più nemico di Filippo e degli altri reali di Francia| capi de' Guelfi anche più esagerati. Noi avremo a veder


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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