Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
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ber alo stare qualche tempo in Fiorenza per imparare. E perchè il padre fu molto virtuoso, mio affezionato, e cosi il figliuolo discreto e gentile, per ogni rispetto io lo amo sommamente, e desidero che egli venga a buona perfezione; però lo raccomando alla S. V. strettamente, quanto più posso; pregandola per amor mio, che in ogni suo occorrenza le piaccia prestargli ogni aiuto e favore, che tutti quelli piaceri, e comodi che riceverà da V. S. li riputerò a me propria, e le avrò da quella per cosa grettissima, alla quale mi raccomando, ed offero.
Urbini prima octobris 150-4
Joanna Feltria de Ruvere.
Ducissa Sorae et Urbis Praefectissa
Questa lettera, bene scrisse il Zoncada, rimarrà esempio di culto ingegno e di squisito sentire; come il fatto in se stesso resta a prova della instabilità delle cose umane. È lo stesso Zoncada che osserva: » non passeranno otto » anni e l'eccelso e magnifico signore, come la lettera chia-» ma il Soderini, cacciato dalle patrie mura a furore di po-» polo, andrà esule in terra quasi di turchi, e vecchio mor-* rà non compianto lungi dalla sua Firenze per passare ai » posteri segnato da non meritata infamia ne' troppo noti » versi del Segretario Fiorentino; l'umile artista, il timido » giovinetto sarà cercato a gara da pontefici e da monar-» chi, e vivendo lunghissima vita in brevissimi giorni, la-» scerà di sè fama sì smisurata che a nessuno dei suoi » prottetori toccherà mai l'eguale. » —
Ecco Raffaello a Firenze, eccolo fra quei modelli nobilissimi, fra que'monumenti stupendi, fra quegli uomini venerandi. Lo deliziano le pitture del Giotto, dell' Angelico, del Masaccio e del vivente frate Bartolomeo. In Leonardo da Vinci attinge il criterio e la filosofia dell'arte; in Michelangelo Buonarroti la scenza del nudo. Questo periodo della sua vita può dirsi di preparazione e non fu che un meditare continuo sulle opere dei migliori, un continuo consigliarsi con gli artisti e coi dotti.
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