Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      so; come dietro la figura di Pitagora aveva voluto perpetuare l'immagine del suo Duca Francesco Maria della Rovere. Nuovo esempio di quel vivo sentimento di gratitudine che nutrì verso tutti che lo amarono e lo protessero, era questo adoprarsi con singolarissimo affetto intorno alla loro effigie per conservarla all'immortalità. Lo vediamo ne'posti più cospicui dei massimi suoi dipinti, e ne'preziosi ritratti che escirono dal suo pennello. Infine (non potendo nominare uno per uno tutti que' sapienti, storici, cinici, epicurei che qui sono raccolti) ecco là in mezzo, tutto solo e sdraiato sui gradini del portico quel Biogene capo della cinica filosofia che la vita considerando per quale essa è veramente, intese a disputare sulla vanità e malvagità dell'umana natura, e a fuggire i piaceri e le noie del secolo.
      In tale opera (scrive il Mengs) il Sanzio seppe meglio unire e sfumare le tinte; fece mirabilmente circolar l'aria fra figura e figura, quelle maggiormente ingrandendo che più dappresso si veggono, e sbandì ne'panneggiamenti ogni resto d'imperfezione, facendo che secondo l'ampiezza delle pieghe i chiari si distribuissero e riflettessero.
      Soggetto della terza istoria e la Poesia che su nella volta vedesi raffigurata fra delle nuvole, su trono di marmo, col capo ricinto di alloro, la veste seminata di stelle, avente in una mano un volume e neh' altra la lira. I soliti due gemetti le stanno a'fianchi col motto: Numine afflatiti'.
      Nel grande affresco, che per la riunione dei sommi Poeti si addomanda Parnaso, potè l'Urbinate sfoggiare in vaghezze nuove di arte, e stringere in sapiente alleanza il genio degli antichi con quello dei tempi moderni : Omero e Dante. Qui non si vede l'ordine severo d'un ginnasio, ma un monte coronato di ombrosi lauri, il Parnaso con tutte quelle lusinghiere bellezze clic seppero immaginare gii antichi ; con in mezzo corteggiato dalle Muse il biondissimo A-pollo, e qua e colà in vario atteggiamento ritratte le figure dei principali Poeti. Il gruppo di Omero, Virgilio e Dante che è al sommo del monte, attrae singolarmente lo sguardo, siccome quello dove le più alte cime della greca, latina ed


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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