Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
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dendo di non essere tanto innanzi nel disegno, pensò di andarsene a Roma dove polca molto imparare traendo dal lavoro maggior guadagno ed onore. Infatti vi attese con sì felice successo clic potè soddisfarai desideri dell'Urbinate. Per prima cosa (dice Vasari) intagliò una bellissima carta nella quale era una Lucrezia in atto di uccidersi. Raffaello si avvide che col bulino del Raimondi, poteva mandar attorno qualche disegno; e difatti poco dopo vennero in luce: il Giudizio di Paride; la strage degli Innocenti; il ratto d'Elena e la Morte di S. Felicita, opere clic acquistarono tanta fama al Raimondi che le sue stampe furono universalmente cerche e pagate a grandissimo prezzo. Singoiar fortuna in vero che nello stesso secolo e nello stesso luogo fiorissero il pennello dell' Urbinate e il bulino di Marcantonio.
XV.
La Fornarina e il suo Ritratto.
Nel fiore della sua giovinezza, nel momento più bello delle sue grandi speranze, e mentre attendeva agli studj per gli affreschi della prima camera Vaticana, l'Urbinate preso da un fiero trasporto d'amore, andava sfogando l'interna passione coi versi ; e nelle collezioni di Vienna, di Londra, d' Oxford e di Montpellier, si trovano disegni di Raffaello, con suvvi scritti dalla sua mano vari progetti poetici. Tre sonetti ci rimangono, dei quali se le muse non hanno ragione di rallegrarsi per la purità della lingua e per la forza dell' immaginazione, dimostrano però che un grande affetto lo dominava. A noi basterà riportare il seguente: Un pensier dolce a rimembrare i' (godo?) Di quello assalto, ma più gravo el danno Del partir, ch'io restai corno quei c'anno In mar perso la stella, s'cl ver odo. lingua di parlar disciogli ci nodo A dir di questo inusitato inganno
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