Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
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Gli' amor mi fece per mio grave afanno Ma lui più ne ringratio, e lei ne lodo. L'ora sesta era, clic l'oeaso un Sole Aveva fatto, e 1' altro sorse in locho Atto più da far fatti che parole. Ma io restai pur vinto al mio gran foco Che mi tormenta, che dove l'un sole Dcsirar di parlar, più rimaii fiocho. Ma chi era la giovane donna che amò Raffaello quando, come dice 1' Alcardi in un suo canto stupendo: ....... ne l'ardente alma infinitoUn mondo avea d'immagini, di forme, D'arte e d'amore? Dalle ricerche fatte dai paleografi sembra si chiamasse Margherita ; e in una edizione del Vasari del 1568, posseduta dall'Avvocato Giuseppe Vannutelli di Roma leggesi manoscritta nel secolo decimoterzo la nota seguente : » Ri-» tratto di Margarita donna di Raffaello clic pareva viva. »
Tutti però la conoscono sotto iì nome storico di For-narina, figlia di un panatliere, che abitava presso Santa Cecilia in Trastevere ; ed anche oggi sogliono i romani mostrare nella via Santa Dorotca una piccola casa col N. 20 siccome quella ove nacque la fortunatissima donna.
Fornarina soleva passar delle ore nel giardino attiguo alla casa, nel quale, perchè ricinlo da muro bassissimo, poteva chiunque vedere. Narrasi che Raffaello la scorgesse nel momento ch'ella immergeva il piede sottile in una piccola fontana, e subitamente se ne innamorasse. Era il genio che aveva trovato il bello !
L'Aleardi dipinge con pittorica penna il sublime momento del primo vedersi, il primo bacio, il primo dialogo di quelle due anime:
La man timidamente egli le porseDal muricciuolo, ed ella lenta lenta Alzò la sua : si strinsero, e gli sguardi Lunghe promesse si scambiar d'amore. Cadeva il sole ; il mormorio d' un bacio
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