Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      calo turbine aggira i capelli ed i panni di quelle femmine che portano vasi ? Non vedi come la bufera acceca e respinge coloro che cercano buttare acqua ? E non miri come s'impadronisce d'ognuno il terrore, meravigliosamente espresso in quel gruppo di donne, che scinte, scalze, sfibbiale, messisi innanzi i figliuoli, corrono ad implorare l'ajuto divino verso quella loggia da dove il Pontefice impera con la preghiera? 11 solo genio dell'Urbinate poteva tante meraviglie accumular sulle pareli del Vaticano, facendo che nell' Incendio di Borgo 1' arte aggiungesse la perfezione di ritrarre la maggior violenza delle passioni nel modo più bello e più vero. E mostrò pure con quest' opera stupendissima come si possa energicamente disegnare senza sacrificar le leggi del bello ; e trattare la parte anatomica con tali giusti contorni da far credere che in quei muscoli stia veramente la vita.
      Nel basamento della sala di Torre Borgia si ammirano sei figure rappresentanti alcuni fra i celebri personaggi che furono protettori delia Chiesa Cattolica; lavori questi non del Sanzio ma di Giulio Romano. In fine negli sguanci delle finestre si osservano 4 piccole composizioni: 1. Cristo che risorto apparisce a'suoi Apostoli: 2. Il Redentore che mostra agli Apostoli stessi la greggia affinchè la sappiano custodire: 5. Simon Mago e San Pietro dinanzi a Nerone: 4. Il quo vadis del Nazzareno a S. Pietro.
      Avvi ancor nel Vaticano una Sala, quella dei Palafrenieri, il cui basamento venne decorato da Raffaello con figure dipinte a chiaroscuro, e a maniera di statue rappresentanti i dodici Apostoli. Tali pitture furono molto guaste allora che Paolo IV pensò a nuove distribuzioni d'appartamenti. Si cercò di restaurarle, regnante Gregorio XIII, adoperandovi il pennello di Taddeo Zuccari, o, come altri vogliono, quello di Carlo Maratta, mentre era Pontefice Clemente XI. Fatto è che dell' opera più non rimane ricordanza vera se non nelle incisioni di Marcantonio Raimondi, guardando le quali, è dato apprezzare con quanto sapere riescisse il Sanzio a ritrarre il vero carattere di ciascuno di quelli Apostoli.


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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