Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
HoLa Galleria superiore mette per lo scalone del secondo piano nella sala di Costantino e in altre stanze, e compo-nesi di tre Logge con la volta formala a piccole cupole. In quella di mezzo sono dipinti gli Stemmi di Leone X, nelle altre o una Vittoria, o un Genio portante il giogo, emblema addottato da quel Pontefice nel 1312 quando fu reintegrato nel governo di Firenze, ed allusivo alle parole di Cristo : 11 mio giogo è soave. I quattro fianchi di ciascuna cupola dipinti a fresco, rappresentano quattro piacevoli storie di forma quadrala. Quarantotto di queste composizioni figurano soggetti del vecchio Testamento, e quattro della vita di Gesù Cristo, un'insieme di fatti che suol essere chiamato: la Bibbia di Raffaello. — Ricchi ornamenti a stucco e a colori incorniciano i quadri e fregiano i pilastri; i contorni delle finestre che mettono sul corridojo sono a-rabescali di fiori, di ghirlande, di fruita dipinte a fresco; e al dissotto delle finestre si veggono altri soggetti biblici, imitanti basso-rilievi di bronzo dorato, e che si collegano con le storie pennelleggiate dentro le cupole. Tutta veniva esegnila questa mirabile opera sotto la direzione e sui disegni dell' Urbinate, e quelli fra suoi allievi che meglio qui interpretarono il genio del loro maestro, furono, olire i due nominati : Pierin della Vaga, Francesco Pernii, Pellegrino da Modena, Bartolomeo da Bagnacavallo, Vincenzo da S. Gemignano, Polidoro da Caravaggio, Gaudenzio Ferrari e Pellegrino del Colle.
Le decorazioni delle Logge servono fra loro a legare le due epoche dell'Antichità e del Cristianesimo, siccome Dante le ravvicinava nella sua divina Commedia e come nel 1410 avevan fallo gli alievi di Giotto nelle pitture del gran Palazzo della Giustizia a Padova. V'è un mondo di cose diverse, ma benissimo armonizziate fra loro: la natura, la mitologia, le scienze, le arti; per cui vi si veggono le immagini delle migliori virtù, le stagioni e le età variamente personificate, i simboli degli clementi delle cose, gl'istrumenti dell'artista e dello scienziato. E fu sventura per l'arte che il Sanzio morisse sì presto, essendoché pensava dipingere pur le altre Logge con istorie del nuovo Testamento!
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