Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      Qui noi dovremmo parlare della villa, presso poi-la Pia-dalia conosciuta per gran tempo col nome di Villa Olgiati die nel 1818 fu distrutta durante l'assedio di Roma, e clic il M issi ri ni disse posseduta da Raffaello che la volle rendere celebrata co'suoi dipinti. Ma il Passavant osserva come questa tradizione non resti convalidala da nessun documento, e che solo veniva da tutti visitata per ammirare l'affresco famoso del matrimonio di Alessandro con Rossane pel quale Raffaello fece la meravigliosa composizione, seguendo le parole di Luciano che ci lasciò descritto il soggetto medesimo pennelleggiato da Apelle. Bellissima è questa figura di donna sicdula, che reclina la testa verso il terribile eroe, come fiore a'raggi del sole; stupendo Alessandro domato dalla potenza d'amore; vaghi oltre ogni credere que'Cupidi quali intenti a togliere il velo verginale, e a trarre da'sandali i piedi sottili della bella Rossane; quali a vezzosamente giocare con le armi del grande.
      Altro affresco, meritamente lodato, e pur esso eseguito da mano maestra sul disegno del Sanzio, è il martirio di Santa Cecilia, nella cappella della villa Magnani, situata nelle vicinanze del Tevere a un chilometro e mezzo da Roma, e che fu castello da caccia costruito da Innocenzo Vili, ingrandito da Giulio II e sposso da Leone X visitato.
      Che la pittura nelle opere del Sanzio acquistasse ed e-sercitasse il più perfetto magistero del colorire, ombreggiare e sfumare, senza perdere quel religioso sentimento della sua prima maniera, è un fatto dimostralo dalla tavola famosa chiamala lo Spasimo di Sicilia e che fu dipinta fra il 151G e il !ol8. È di questa che or dobbiamo parlare.
      Fu eseguito il gran quadro per il monastero di Palermo, detto S. Maria dello Spasimo da cui prese il nome. Il pittore ci rappresenta il momento in cui il Salvatore ascendendo il monte Calvario, cade sotto il peso della Croce, e bagnato di sudore e di sangue si volge alle piangenti Marie con quelle pai ole : » non piangete per me, Ma per voi » stesse e pei figli vostri » La Vergine con aperta la bocca, e gli occhi per le lagrime gfinìi, si volge ai manigoldi


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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