Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      Padre in atto di benedire ; anacronismo die spiegasi pensando che ordinatore e donatore di quel opera fu Giovanni Battista Branconio Aquilcsc, Ciambellano del Papa.
      Nel 1055 T acquistava pel palazzo dell' Escuriale Filippo IV di Spagna. I francesi la trasportarono nel 1815 a Parigi dove dalla tavola fu messa in tela. Nel 1822, ma in assai pessimo stato, la ricuperava il Museo Madrilese.
      Quasi l'identico caso del quadro lo Spasimo incontrava la così detta Madonna della Perla, la quale da Mantova andò in Inghilterra dove fu acquistata da Carlo I. Dopo la morte di quel Re sventurato, la ricomprava Filippo IV di Spagaa, e si narra che al primo vederla eslamesse: Ho trovato la mia perla; nome che poi rimase sempre allo stupendo quadretto. Nel 1810 la rapina francese lo trasse a Parigi, e la caduta del Bonaparte lo fece tornare e Madrid.
      La Vergine è assisa presso una cuna col divin bambolo che le faneiulleggia sulle ginocchia, piegando un poco la testa verso il piccolo S. Giovanni, che avvolto in una pelle di martora, presenta delle frutta al figlio di Dio. il quale stende sovr'esse le belle manine. S. Elisabetta sta inginocchiata e in attitudine di meditare a diritta della Vergine, e questa contempla i festevoli movimenti dei due fanciulli. Nel fondo, a mano manca del quadro, presso un luogo rumato vedesi S. Giuseppe, e si veggono allre piccolo figure eseguita nel paesaggio che è a destra. Mentre tutti concordano nel dire che tale sacra famiglia fu eseguila da Giulio Romano sul disegno del Sanzio, che avrebbe dato al dipinto 1' ultima mano ; il celebre francese Emerico David è d'avviso contrario. » È un capo d'opera di buon gusto (e-» gli dice dopo aver descritto la intera composizione) nel » quale la critica più severa difficilmente può scoprire un » difetto. La composizione, il disegno, 1' espressione e il co-» lore, offrono in tutte le parti un merito singolarissimo. »
      Se non la più bella, certo la più conosciuta fra le Madonne del Sanzio, per la sua moltiplicata riproduzione, e quella della Seggiola, conservata nella galleria di palazzo


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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