Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
-09
Per vedere con quanta sapienza lavorasse il Sanzio i Ritratti, basterà fermarsi un poco a considerare quello di Giulio li di cui parlammo, e questo veramente magnifico di Leone X. Ambedue li ritrasse con grande cura ed amore, perchè se all' uno doveva prolezione ed onori, ripeteva dal l'altro i principj della sua gloria. Certo è però che ritra-endoli servì mirabilmente all'espressione dei loro animi (come osserva assai bene il Ranalli) dando a Giulio la fierezza del guerriero, a Leone la maestà del Re; e mentre il primo dipinse solo, accigliato, senza ornamenti, quasi uomo che sdegni consigli ed ozi di corte; fece il Medici, riccamente abbigliato e sieduto con dignità Pontificia, fra i due ministri ai quali tutte confidava le gravi cure di stato.
Opera non meno bella e non meno preziosa è il giovane Violinista, posseduto dalla famiglia Sciarra Colonna di Roma. Un giovane sui vent' anni, con bruni capelli che dalla nuca coperta da un nero berretto discendono sopra le spalle ; con uno sguardo serio, pensoso ; con una espressione di nobilissima semplicità, e clic ricevette nome di violinista dall' archetto che tiene con la man manca insieme a foglie di semprevivi e d' alloro. Nella balaustra su cui sembra appoggiarsi si legge: MDVI11. —
Non si conosce qual sia la persona rappresentata. Pas-savant crede possa essere Andrea Morone Bresciano, poeta e suonatore di viola, lodato da molli e carissimo a Papa Leone.
Vasari dice che Raffaello dipinse molti altri ritratti dei quali alcuni più non esistono, altri non possono essere giudicati opere dell'Urbinate. Noi citeremo intanto quello del Cardinale Borgia eli' è nel palazzo Borghese, e Y altro dell' arcidiacono Carandelet posseduto dal duca Graften a Londra.
| |
Sanzio Ritratti Giulio Leone X Ambedue Ranalli Giulio Leone Medici Pontificia Violinista Sciarra Colonna Roma Andrea Morone Bresciano Papa Leone Raffaello Urbinate Cardinale Borgia Borghese Carandelet Graften Londra
|