Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
XXTIT.
-105
Le Logge della Farnesina. — La sala di Costantino.
Agostino Chigi crasi prefěsso di raccogliere in sua casa quanto le belle arti potevano allora offerire di meglio. Aveva da Baldassarre Peruzzi fatto erigere il proprio palazzo in Trastevere; che per essere poi stato acquistato da Gasa Farnese fu chiamato della Farnesina. Questo edificio oltre la loggia, o vestibolo, o portico a cinque arcate, comprende pur anche una galleria d'eguale lunghezza, e dall'architetto disposta in modo, da potervisi eseguire una serie di pitture in diversi compartimenti. Il Sanzio una sola ve ne condusse, ed č la Galatea che noi descrivemmo. Quindi fece i disegni per la favola di Psiche che si vede magnificamente pennelleggiata nelle lunette, nei peducci e nella volta della Loggia Farnesiana.
Tre spazi diversi si presentavano al pennello dell'Urbinate: 1°. le lunette degli archi che sono intorno al portico: 2° i peducci degli archi stessi : 5°. la volta del vestibolo.
Nelle lunette poneva il Sanzio figure simboleggianti la potenza d'amore che presso gli antichi fu materia di profonde e di utili osservazioni; e si veggono diversi Cupidi trastullarsi chi col folgore di Giove, chi col tridente di Nettuno, chi col bidente di Plutone, chi con la clava di Ercole, chi con la lancia di Marte. E vogliono che il Tasso mirasse a queste pitture in quei versi dell'Ambita ove diceva del terribile Dio:
Che fa spesso cader di mano a Marte La sanguinosa spada, ed a Nettuno Scuotitor della terra il gran tridente E le folgori eterne al sommo Giove.
Nei peducci della volta son figurate prima le amarezze e le persecuzioni, poi l'esaltazione in cielo di Psiche, di quella infelice donzella che nel fiore degli anni mostrň quan-
| |
Logge Farnesina Costantino Chigi Baldassarre Peruzzi Trastevere Gasa Farnese Farnesina Sanzio Galatea Psiche Loggia Farnesiana Urbinate Sanzio Cupidi Giove Nettuno Plutone Ercole Marte Tasso Ambita Dio Marte La Nettuno Scuotitor Giove Psiche
|