Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      paglia con la lira i suoi canti, mentre Venere, coronata di rose, si prepara lietamente alla danza.
      Omero cò suoi versi divini non seppe meglio descrivere la pietosa storia di Psiche e questo lavoro immaginato da Raffaello è veramente una greca Poesia. Ferdinando Ramili discorrendo di questa pittura, osserva come il Sanzio, o perchè sapesse di non riescire nel figurar le cose dal sotto in su, o perchè stimasse essere mestieri, prendersi alcuna licenza in disegno, mai tentò dipingendo la diffìcile arte. E siccome il figurare le cose in una volta, come lo si farebbe in una parete, disconveniva, clic cosa fece il mirabile e industrioso ingegno del Sanzio? Finse nella detta volta della Farnesiana due arazzi che verticalmente mostrassero la pittura, sì che l'occhio di chi guarda da terra ingannato 11011 ricevesse alcun turbamento, e ci riesci a meraviglia — Diversi allievi di Raffaello lavorarono in quest'opera vasta, e di certo vi prcser parte i pennelli di Giulio Romano, di Francesco Pippi, Gaudenzio Ferrari e Raf-faellino del Colle.
      Rimaneva al sommo artista la quarta sala da dipingere in Vaticano; e come nella prima volle dare l'immagine del Concilio in cui furono terminate le controversie sul Sacramento Eucaristico; e nelle altre due ritrarre allusioni d'onore al Pontificato, così in questa, retrocedendo nei tempi, delineò la prima radice della grandezza dei Papi. In quattro storie corrispondenti all'ordine c facciate della sala, immaginava: la Visione di Costantino — la battaglia e vittoria contro Mesenzio — la conversione e battesimo dell'Imperatore — la sua famosa donazione al Pontefice Silvestro. Ma dei quattro soggetti non disegnò che i due primi, e nessuno condusse in opera, per quanto Papa Leone lo stimolasse, standogli sopra tutto a cuore clic per opera di quello immortale artefice si vedesse perpetuata la memoria d'un fatto clic fu principio d'imperio per il Papato. Ma gli altri lavori non permisero al Sanzio di andar più oltre dei disegni per le prime due storie, sapendosi come a Giulio Romano ed al Venni si debba il proseguimento e


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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