Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      Il primo esempio del sapere architettonico dell' Urbina- I te si trova in (pici tempio che serve come di prospettiva I alla scena dipinta nel quadro dello Sposalizio. Ha desso quattordici lati, e si eleva sopra con basamento fatto a scaglioni che intorno intorno ricorrono. Un portico areostilo, ne I cinge la cella; ed è formato con colonne d'ordine jonico sulle quali s'impostano gli archi, cadenti sul capitello per modo che coi loro rinfianchi a dirittura su per lo mezzo della colonna formano a due a due un angolo tanto aperto , quanto il sono due lati del poligono della pianta. Sopra gli esterni archivolti ricorre la cornice orizzontale, e sul coperto del portico s'alzano le pareti della cella a formare una specie di slibolato, coronato da fascia da cui sorgono anco- ' ra le pareti medesime divise da pilastrino in tanti specchi, in ciascuno de quali sta una finestra. Quindi a seconda corona della cella vedesi una maggior cornice architravata, e sopra di essa la cupola. È in quest'opera così puro lo stile, e tutte le parti riuniscono alla giustezza delle proporzioni un tal finito lavoro che il Vasari ebbe a scrivere : co- I sa mirabile a vedere le difficoltà ch'egli in tale esercizio I andava cercando.
      Pochi quadri presentano nel loro fondo una composi- ' zione architettonica più nobile c d'un gusto più regolare e più puro, di quello che si vede nella scuola d'Atene, ove il Sanzio ritrasse un gran portico a guisa di tempio (il Ginnasio) con tanto sapere prospettico che il Vasari fu indotto a credere: fosse non di Raffaello ma di Bramante il disegno.
      Così la maggior parie dei fondi che sono negli affreschi del Vaticano volle il Sanzio arricchire di stupende composizioni architettoniche, per maniera che il Quatremcrc ebbe a dire come nessun pittore, ad eccezione forse di Nicola Vussino, ha saputo variare con tanta nobiltà c gusto I questi accessori dei quadri.
      Dopo la morte di Bramante, divenuto ordinatore in ca- I po della fabbrica di S. Pietro, ci fece quella pianta del tempio, clic il Serlio nelle sue opere ci ha conservato in disegno, essendosi perduto il modello in rilievo che il Sanzio


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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