Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
iliAl contrario Raffaello non ha solo una conoscenza mirabile dell' umana natura, ma sa anche rappresentarcela nella sua ricchissima varietà. In una parola: « il suo pensiero è ispirato dal mondo obiettivo. » Oltracciò possiede egli la vaghezza, la grazia, la delicatezza, e con una fecondità senza pari, quella universalità che manca al suo rivale, in tulle le parti della pittura.
Altra prova del sentimento religioso di Raffaello, non meno che della sua indipendenza completa, sono le di lui opere profane.
Nei soggetti religiosi, 1' Urbinate non si discostò giammai dalla tradizione. Egli fu l'ultima perfezione — l' ideale — di tutte le alte tendenze de'suoi predecessori.
Nelle composizioni mitologiche, il suo genio si trasformava, toccando nel vivo il pensiero pagàno e colorandolo di quella poesia che nella immaginazione prendono i fatti ed i miti sui quali passarono i secoli. Siffatta maniera è tutta l'opposto di quella con cui tratta i soggetti della bibbia e del cristianesimo.
A nostro credere, è forse nelle opere mitologiche, che maggiormente apparisce la sua facoltà creatrice. (1)
Per ciò che riguarda le opere ispirategli dalla sua religione il favorivano grandemente l'educazione, il patriottismo, la fede. Ne'soggetti mitologici invece, sebbene guidato dal gusto classico dominante a Roma, era nondimeno poco istruito e gli conveniva tutto creare.
Ma il dono divino del genio suppliva a tutto: la sua intuizione e l'obiettività del suo spirito gli facevano colpire alla prima la religione, i costumi, le idee delle epoche favolose; e con l'aiuto dei capolavori della statuaria antica, seppe elevarsi all'altezza dei greci artefici, come proprio se fosse vissuto fra quei costumi, fra quelle idee, fra quei patriottici sentimenti. Però tutte le sue composizioni profane, comprese le pitture della Farnesina, la Sala da bagno del
(1) Basta guardare lo stupendo quadretto rappresentante Apollo e Marsia posseduto dall'illustre Sig. Morris Moore, e di cui parlammo a pag. 28 alla 32 — ( P. G. )
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