Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      aver studialo lo stile magnifico del Masaccio, e visto qualche lavoro di Michelangelo, si dette a comporre sulla maniera del Vinci, del Mantegna e di Fra Bartolomeo.
      Sia modestia, sia ammirazione pei maestri, sia che con diletto maggiore operasse nel loro stile, fatto è da non mettersi in dubbio che la sua concezione veramente originale ed inspirata non si mostra che a Roma. Ed è cosa meravigliosa il vedere come senza rinnegare i precedenti suoi studi, e col medesimo entusiasmo per i maestri che aveva seguilo ed amato, si moslra così splendidamente originale, da distinguersi solo fra tulli, per modo che non potrebbe con lui essere confuso alcuno degli artisti contemporanei, nè alcuuo di quelli clic lo hanno fino a'nostri giorni imitato.. Prova manifesta, giova osservarlo, del come lo studio non faccia perdere menomamente l'originalità del genio.
      Vediamo ora di comprendere seppure è possibile, la misteriosa ispirazione di Raffaello. Innanzi tutto essa è una splendida incarnazione del soggetto con l'armonia delle linee, un che di simile alla ispirazione musicale, cioè a dire alla melodia che spontaneamente viene creata col suo istrumentale corredo. Nello studiare gli schizzi di Raffaello, tulta cosa dell'ispirazione, si vede subito che siffatte condizioni, accompagnate dall' espressione escono dal suo genio come di slancio, ed escono perfette. Ma per quanto questo slancio faccia impressione, vieppiù ammirabile riescic la calma solenne clic sempre si ritrova nelle opere dell' Urbinate. Mai una posa o un movimento esagerato; mai un'incoerenza di pensiero; mai un tratlo che non convenga direttamente al soggetto.
      Al contrario di quanto avviene nelle composizioni freddamente pensate, aventi per unica base la riflessione, e nelle quali ognuno che le guardi può aggiungere o togliere, secondo il proprio sentire ; nelle opere di Raffaello, 11011 solo la mente umana 11011 potrebbe trovar che togliere o aggiungere, ma neanche immagina che il soggetto avrebbe potuto essere concepito diversamente ; tanto le linee e le forme sono adatte all'idea ed unificate con quella.


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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