Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi
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Può dirsi clic queste due qualità fra loro contrarie siano l'una all'altra d'ostacolo, e che l'unirle si renda quasi impossibile. E perciò clic la scuola, per questi diversi caratteri, si distingue in quella chiamata de'coloristi c nell'altra clic si volge al disegno e allo stile grandioso.
I coloristi possono sì avere il moto, l'espressione, la vita e la più parte delle qualità inerenti al disegno; ma sempre con qualche esagerazione ; sempre un po' fuori dei limiti rigorosamente tracciati dalla vera bellezza e dalla severità dello stile.
Al contrario l'altra scuola può ben possedere le qualità proprie de'coloristi, ma non però quella che incanta l'occhio ed accarezza i sensi; quella clic ora sobria, ora splendida, ora lussureggiante risponde sempre allo spirito delle cose create.
Per questa ultima scuola la parte del colore è quella di abbellire l'opera già preparata sopra i costumi; per l'al-1 tra, la composizione, i movimenti, il disegno, hanno quel pregio che ponno ricevere dalla maniera propria di colorire.
Raffaello col suo genio, abbracciò, unico esempio, il sublime dell'una c la grazia dell'altra scuola. Il suo studio fu sempre quello di armonizzare il colore col soggetto trattato; di dar veste conveniente all'idea. Egli conservò sempre infatti nelle numerose sue opere i grandi principi clic sono regola al colorire ; l'armonia, la chiarezza, la temperanza dei toni, la trasparenza, la forza loro, c fece che l'c-sccuzionc rispondesse sempre degnamente ai pregi del colorito. Le forme venivano dal pennello trattate con un'estrema delicatezza; il modello condotto con l'abilità più perfetta; il rilievo usato senza esagerazione, per modo clic non ingannasse, ma colpisse l'occhio col suo vero e quieto e solido aspetto.
E dal punto di vista del colorito sono i ritratti di Raffaello clic richiamano la nostra attenzione.
II ritratto deve esattamente ridare il colore caratteristico dell'originale che si copia; e l'Urbinate anche in questo era sommo. Di fronte alla natura la sua mano non dubitava
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Raffaello Urbinate
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