Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti
« ... Io spingo più in là i miei voti ; vorrei ritrovare le belle forme degli antichi edifizt. Il mio volo sarà egli quello d'Icaro? Vi-truvio mi dà senza dubbio molte cognizioni, ma non tante quante ne vorrei. »
(Parole di Raffaello iti una lettera da luì scritta a Baldassare Castiglione).
' Incertezza, che per vari giorni mi rattenne dall'accettare l'incarico di parlare a Voi, Egregi Colleghi, di chi, sommo nell'arte del pennello, stimato nome si acquistava benanco nello esercizio della sesta, fu motivata da due opposti pensieri. L'uno di essi mi faceva presente il forte numero di pubblicazioni in cui erudite penne svolsero una storia ampia e dettagliata di tanto artefice, accoppiata ad un'analisi fine e giudiziosa sulle innumerevoli opere del Sanzio ; pubblicazioni che fanno credere inutile o debole qualsiasi altro giudizio cui bramasse alcuno brevemente e senza sfoggio di erudizione rendere palese. L'altro pensiero poi, contrariando l'ipotesi accennata, mi portava a riflettere che lo intrattenersi spesso su soggetti che ci additano virtù ed esempi di bene operare, possa essere occasione propizia per trarre incitamento ad imitare chi ci è mostrato dall'unanime consenso de' dotti, maestro e duce.
Vi è facile compreniere che quest'ultima ragione persuasemi, tanto più che ad essa univasi l'altra di non essere stato ancora abbastanza approfondito lo studio delle opere architettate dal Sanzio, non dico nella proporzione
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