Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti
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La Chiesa di S. Lorenzo non ebbe mai la bramata facciata, e vuoisi che Michelangelo, fin che visse, mettesse impedimenti continui alla realizzazione di un voto, il più fervente dei Fiorentini, perchè temeva che il progetto di altro artista, anziché il suo, venisse adottato. Assieme agli artisti Sansovino Iacopo, Antonio di San Gallo, Baldassare Peruzzi, Raffaello, a detto del Vasari, presentò un progetto per la costruzione della Chiesa de' Fiorentini, che il Console in Roma di quella Città voleva edificare dietro incarico avuto dal Papa de' Medici. Fu preferito il piano del Sansovino, e quello di Raffaello non si conosce ove finisse.
Il Pontani, nel suo libro che scrisse sulle opere di Raffaello, rivendica al nostro Architetto ancora la Loggia che vedesi tuttora sul prospetto del Palazzo delle Convertende situato in Borgo Nuovo; esso Palazzo appartenne a Guidobaldo Duca di Urbino, che avendo intenzione di avere in Roma una degna abitazione, sembra che a Raffaello, sua persona carissima, desse l'incarico di restaurarlo. Oltre l'indicata Loggia, sonvi il cornicione per un buon tratto ed un angolo del fabbricato che danno indizio di questo lavoro incominciato appena. A rendere più valevoli le ragioni dell'asserzione del Pontani, deve tenersi presente che in questo palazzo è credenza che Raffaello avesse il suo studio e che ivi conducesse il meraviglioso quadro della Trasfigurazione. Al Pontani istesso devesi il giudizio sul Casamento in Piazza Montevecchio, di cui assegna direttamente a Raffaello la provenienza della costruzione. Io, riconoscendo in molti altri punti giuste le ap-prezzazioni di quello scrittore, sarei d'opinione d'annoverare questo edificio in quel numero d' altri che in Roma possono attribuirsi gli artisti i quali poco dopo la morte di Raffaello sulla sua maniera fabbricarono. Il disegno per una villa, o meglio per un casino di villa, è posseduto presentemente nella Collezione di Oxford in Londra. Rappresenta una facciata consistente in un corpo di loggia centrale di poca larghezza, con due ali più elevate aventi dei frontoni.
Poco più innanzi vi lessi T elenco delle opere più notoriamente assegnate ; a Raffaello, ora prendiamone conoscenza la più esatta che permetta la natura di questo mio discorso.
Il Muntz, accennando alle opere di Raffaello, ci fa apprendere quale sarebbe stata la prima fabbrica, in cui questo artista non avrebbe tardato sotto buoni auspici a cominciare la pratica di architetto. Secondo l'eminente critico francese, la prima prova fu la costruzione della piccola Chiesa di S. Eligio d.gli Orafi presso via Giul:a e cominciata nel 1509 sotto Giulio II. Il figlio di Baldassare Peruzzi, in un disegno conservato negli Uffizi,
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