Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti
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costruita per l'altezza del piano terreno è coperta da una vasta terrazza, il cui impiantito livella con quello delle stanze del primo piano fabbricato, e presentasi così nella eguale disposizione in cui trovasi il palazzo Stoppani che possediamo in Roma.
La facciata laterale e quella di tergo nulla offrono di rimarchevole nel loro insieme, sono però degni di esame i particolari, ed in ispecial modo i capitelli delle colonne della loggia o vestibolo d'ingresso a lato del cortile, che hanno una certa rassomiglianza con quelli del cortile del palazzo nostro della Cancelleria ; da notarsi sono pure nell'appartamento due soffitti che nel loro comparto geometrico e negli ornati a pittura riprodottivi ritraggono lo stile raffaellesco.
Quei che vogliono di questa opera essere stato altri esecutore, anziché lo stesso Sanzio che la ideava, prestono piena fede al Vasari il quale su questo fabbricato asserisce che il proprietario ne affidò la esecuzione sul progetto di Raffaello a Gianfrancesco di San Gallo ; morto questo, e per l'assedio di Firenze avvenuto nel 1530, rimasto sospeso il lavoro, fu continuato da Bastiano da San Gallo. Debbo notare che i fatti citati non possono sussistere, giacché in un atto del 30 ottobre 1520 Pandolfo Pandolfini già legava al suo nipote Pandolfo d'Angelo il suo Palazzo con orto, con tutte le sue pertinenze e quanto vi esisteva, cioè: statue antiche, camini, fontane, arazzi, vasi d'argento e d'oro etc. Tutto al più ad Aristotile di San Gallo si potrà assegnare il compimento del cornicione che, essendo fatto in legno, dimostra che nell'originario lavoro non si fosse potuto terminare.
I tanti pregi di questo Palazzo egregiamente il Quatremère de Quincy ha compendiati nell'elogio seguente :
« Non avvi di nessuno architetto un disegno di palazzo più nobile, di uno stile più puro, d'un ordine più bello, né più savio. Nè Baldassare Peruzzi, nè i San Gallo, nè Palladio hanno prodotto un migliore insieme con più eleganti accessori e più giuste proporzioni. Nessuna parte d' architettura presenta finestre adorne di più belle intelarature, nè di piani ordinati con più giudiziosa simetria da produrre col maggior gusto quei riposi o quelle parti liscie che fanno tanto risaltare i dettagli e gli ornati. »
Certo questo fabbricato è il tipo dei palazzi, e ce lo additano tale le raccolte dei più bei dettagli estratti dai monumenti di Firenze che compilarono il Ruggieri, Grandjean de Montigny e Famin per istruzione ed ammaestramento di quanti vogliono ispirarsi ai pregievoli esempi lasciatici dal risorgimento e dal cinquecento. « Affissando questo palazzo, dice il Passavant, trovi il saggio più completo delle Architetture di Raffaello, il quale deve aver
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