Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti

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      solo, che delle piante di Raffaello, quella riportata dal Serlio è riputata la migliore di quante si conoscano (i). Aggiungerò che entrambe le piante ci manifestano come questo Architetto ebbe intenzione di variare la disposizione del progetto del Bramante a cui erasi già dato esecuzione, da croce greca ampliando la Chiesa a croce latina, pur mantenendo la parte centrale della crociera come aveva disposto il suo maestro. Questa parte della crociera Raffaello alla sua morte lasciò, per l'altezza di m. 12, ultimata nei due primi pilastri delle navate e in tutti e quattro i piloni che dovevano sostenere la cupola, la quale, e secondo T idea di Bramante e secondo l'idea concepita benanco da Raffaello, doveva elevarsi sulla sagoma di quella del Pantheon, poggiate su di un tamburo forato all'ingiro da triplice fila di colonne (2).
      Il Sanzio, in pari tempo che dirigeva questi lavori della Basilica, portava innanzi la costruzione del Cortile di S. Damaso. Ad esso deve assegnarsi l'aggiunta fatta al progetto di Bramante della Galleria a colonne del quarto piano, galleria che ritrae la disposizione della parte superiore del cortile di S. Maria della Pace, fatto da Bramante stesso. Ultimando tutto il lato occidentale che è la parte più bella e considerevole di quel cortile, a tutto il primo ordine, murò ancora il lato settentrionale. La morte sopravvenutagli il 6 Aprile dell'anno 1520, come faceva rimanere incompiuti questi lavori, cosi impediva al nostro Architetto di lasciarci tante altre opere che per un maggiore, più maturo studio ed esercizio potevano essere vere meraviglie della sua sesta, e del suo compasso.
      A portar compimento a questo nostro studio è una cosa degna di nota considerare come durante il Pontificato di Leone X presesi a coltivare dagli uomini dotti la scienza archeologica ; agli scritti degli antiquari si associano gli studi degli artisti che andavano cavando disegni degli antichi edifizi di Roma. Parlando di Raffaello non si può fare a meno di tener nel dovuto conto quanto esso cooperò, perchè si propagasse il culto per i ricordi del passato, si chiamasse questo, antichità, medioevo, rinascimento. Niun di voi sarà, o Colleghi, che non riconosca quanto questa nuova qualità di archeologo posseduta da Raffaello, giovasse al progresso dell'Arte in generale ed in particolare a farlo veramente erudito artista.
      (1) Il Serlìo medesimo esprime ampie Iodi sul progetto.
      (2) Si esamini la citata opera interessantissima del barone H. Geymuller : Les projets primitifs pour S. Pierre.


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Raffaello Sanzio Architetto
Discorso
di Raffaele Ojetti
Tipografia F.lli Centenari Roma
1883 pagine 40

   

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