Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti
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usitati nell'epoca greca, romana e gotica (i). — Nel rapporto si danno le ragioni del culto speciale che dovessero sentire tutti gli artisti verso la classica architettura, facendo palese i pregi di quest'ultima in fatto di statica e di estetica, a preferenza della cosi detta gotica maniera di costruire.
La natura degli studi a cui erasi dedicato il Sanzio e quale rivelaci il rapporto citato, avvalorerebbe l'ipotesi che esso, inviando disegnatori d'antichità anche fuori d' Italia, andasse ideando quasi 1' organizzazione di un Istituto di Corrispondenza Archeologica. Un5 incisione del basamento della Colonna di Teodosio a Costantinopoli reca una nota in margine che prova il disegno originale essere stato mandato direttamente da quel luogo a Raffaello d' Urbino. Cosa che egualmente attesta lo scrit ore d'architettura, il D'Angicourt. Vi è di più. Un esame del cartone della 'Battaglia di Costantino ha permesso al signor Reiset di osservare che le teste di cavallo sono ritratte nel modo stesso con cui mirabilmente sculpironsi quelle del Fregio Fidiaco del Partenone.
Il volersi intrattenere a lungo nell'analizzare le molte idee svolte dal Sanzio nel suo rapporto a Leone, mi porterebbe a non finir si presto il mio discorso, come il compito assunto mi prescrive ; pure fattavi rilevare la sua grande importanza nell' argomento fino ad ora trattato, sento necessità di riferire queste parole di Raffaello : Gii edifici moderni, egli dice, sono facilissimi a riconoscersi, da un lato perchè sono nuovi, dall'altro perchè essi non sono arrivati per ogni parte alla perfezione ed al lusso che si rimarca in quegli degli antichi. Nulla di meno, nei giorni nostri, Varchitettura ha fatto dei granii progressi e si è singolarmente avvicinata alla maniera degli antichi, come si pub vedere nelle belle e numerose opere di Bramante, Ma gli ornamenti 11011 sono ivi di una materia così preziosa quanto quelli degli antichi. Onesti ultimi realizzarono, a prezzo di sacrifici immensi, i progetti eh*eglino avevano immaginati, sembrava che loro volontà dovesse trionfare di ogni ostacolo. » Queste espressioni di Raffaello palesano (siccome emerge da ogni scritto di quel tempo) che la grande preoccupazione del risorgimento riassumevasi in due sole parole : eguagliare gli antichi. Questo brano del rapporto ora citato ci dà testimonianza novella della venerazione che legava chi lo dettava alla memoria di Bramante, il quale, ricordato in quel modo onorevole in un documento che doveva essere tramandato ai posteri, Raffaello ci additava quale suo veroed unico maestro di architettura.
(i) Si leggano i dotti commenti fatti su questo Rapporto da E, Mn -,tz r.e'lfl sua recentissima opera : Raphael sa vie, so i eviti-re ci sùiì tc:rps.
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