Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
m ii ciscerc injguesi^ scala di confronto k superioritā di Raffaello *.
Le sue opere hanno sofferto dalle ingiurie del tempo, e dalle circostanze locali, ogni maniera di alterazione. Molte hanno perduto nelle restaurazioni e ne' racconciamenti il valore dell' originaria purezza; e forse non ve n'ha alcuna, cui l'azione del tempo, nemico tremendo a' dipinti, non abbia tolto piō o meno, quel fiore della novitā, quell'incanto dell'armonia, quella vivacitā del colorito, che tanto č possente a cattivarsi gli occhi: pur nonostante la gloria del pittore, lungi dall'affievolire, non fece che avvantaggiare.
Parve che un concorso di sforzi generale e progressivo siasi stabilito per aumentarne e moltiplicarne lo splendore. L'arte
* La quistione sul primato di Raffaello come pittore fu le mille volte agitata. Certo chi tutto l'incanto di quest'arte divina non pone nel solo disegno, non sarā per acquetarsi al giudizio dell'Autore. Nč soli pittori, ma scuole intiere si contendono la palma} e nel museo di Parigi, quando ancor ridondava di spoglie italiane, sarebbe stato ardimento il porsi a giudice tra i quadri di Raffaello, di Tiziano, e di Correggio. Cento opinioni si pronunciavano e si Univa col proprio gusto.
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