Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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i lavori di Pinturicchio fino dal i5o3 per recarsi a visitare Firenze , e quivi abbia passato più d'un anno, dividendosi tra quella città e Perugia ; eh' egli facesse in siffatto spazio di tempo parecchie di quelle piccole opere di cui non conservaronsi che nozioni alquanto equivoche^ eh' egli sia ritornato verso la fine del i5o4 nella sua città nativa, dove la duchessa d'Urbino, volendo favorire gli studj più serj che proponevasi egli di fare , gli abbia data per il gonfaloniere Soderini la lettera commendatizia datata il i ottobre i5o4, la quale verrà da noi riportata in fine dell'operaFu dunque verso la fine del i5o4 che Raffaello, giunto allora all'età di ventun'anno, si recò una se- '
conda volta a Firenze con intenzione o di stabilirvisi,
0 di dimorarvi pér lungo tempo, onde farvi un nuovo corso di studj, vale a dire, per trarre profitto dalle lezioni e dagli esempli che offeriva quella città.
Nel numero degli oggetti di studio fa uopo annoverare senza dubbio alcuni begli avanzi dell'antichità, che di già vedevansi esposti nel palazzo de' Medici.
1 monumenti antichi sono per 1' artista una seconda natura, o per meglio dire, sono come una specie di specchio , che gli serve d'aiuto per vederla più chiaramente } lo che proviene dall' arte, la quale procedendo per altri mezzi diversi dai suoi, è forzata di dare alla sua opera qualche cosa di meglio espresso, e di più distinto. Non deesi per altro conchiudere da questo che T antichità non possa essere veduta, compresa, sentita
1 Veggasi l'Appendice al n.° a, in fine di quest'opera, dove trovasi riportata per esteso la letura commendatizia.
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