Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Vasari 1 e dietro lui parecchi altri si sono fatti troppo tona di Miche, solleciti di porre Raffaello presente al celebre cartone, Un,*,0l_ ii quale non ha potuto essere terminato da Michelan- sVhfJ^nlt^ gelo che nel i5o6, vale a dire tre anni da poi che V Urbinate ebbe lasciato i lavori del Pinturicchio.
Noi non dobbiamo passar sotto silenzio V impressione che dovette produrre quelP opera maravigliosa ; per ben comprendere la quale, fa uopo formarsi uną giusta idea del metodo e dello stile del disegno allora dominante presso a poco in tutte le scuole : al qual fine siamo obbligati di qui ripetere : che nč gli usi moderni aveano favorito lo studio del corpo umano, nč la natura dei soggetti di divozione, nč le abitudini della decenza religiosa aveano dovuto renderlo molto necessario, nč li modelli delle statue antiche, allora poco numerose, aveano potuto supplire alla cognizione del nudo: regnava generalmente una certa veritą, ma non s' estendeva oltre il ritratto ; alla somiglianza delle fisonomie s'univa la copia esatta e consueta degli abbigliamenti del tempo. Tutto ciņ eh' eravi di nudo consisteva nei delineamenti dei contorni rettilinei, senza articolazione , nč indicazione di musculatura : e la bonarietą del disegno corrispondeva a quella delle composizioni. La pittura non osava ancora cimentarsi ad alcuno di quegli aspetti che esigono attitudini contrastate, di-. mostranti il corpo umano in certe positure pił o meno difficili da rappresentarsi , in certi gruppi variati o situazioni complicate , nelle quali 1' arditezza del tratto e del pennello impara per cosģ dire a trastullarsi.
L' imitazione d' alcuni frammenti di statue antiche .
i Vasari, ibidem , pag. i63.
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