Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 51 mstrare in questa composizione e la scienza profonda della musculatura, che nessuno allora presumeva, e quella abilità prodigiosa eh' egli aveva di presentare il corpo umano sotto qualunque aspetto, dilettandosi delle posizioni più complicate, dei movimenti più composti, degli scorci più arditi. Alla fine con questo solo lavoro, non solamente fece uscire l'arte del disegno dal confine ristretto d' un metodo timido e freddo, ma gli riuscì di portarlo di primo lancio a quel punto di perfezione che egli stesso non ha potuto superare di poi *.
Il cartone di Michelangelo divenne adunque allora l'oggetto di studio di tutti gli artisti e Raffaello medesimo trovasi citato nel numero di quelli che lo studiarono. Di fatto è certo, che, s'egli non potè nè studiarlo , nè vederlo all'epoca del i5o3, siccome il Vasari ha avuto il torto di scrivere 3, niente dovette impedirlo , trovandosi in Firenze, od essendovi stato abitualmente dal i5o6 fino al i5o8, di vedere e rivedere quell' opera, che formava allora 1' ammirazione di tutti gli artefici.
Ma torna qui in acconcio una considerazione, cui ci ricondurrà il seguito di questa Storia ; cioè, che, se 1' Urbinate potè allora, per rispetto alla pubblicità del cartone di Michelangelo, apprezzarne a suo bel-1' agio e la scienza profonda e la grande maniera del
» Benvenuto Cellini nella sua Vita scritta da lui medesimo, dice, parlando del cartone di Michelangelo : Dappoi non arrivò a questo segno mai alla metà. Vedi a pag. ao della bella ed accurata edizione eseguita da Giovanni Silvestri in Milano l'anno 1824 , nella sua Biblioteca scelta di opere italiane, antiche e moderne.
a Vasari, Vita di Michelangelo , tom. 6.°, pag. 184.
3 Vedi in addietro a pag. a8.
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