Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
9 64 «
Raffaello allora pareva avesse concepita egli stess< un'assai grande opinione delle sue forze, onde bramar gli si presentasse P occasione di misurarsi più da vicin coi due uomini, Leonardo da Vinci, e Michelangelo la cui concorrenza dovea essere per lui di maggior te ma. Una sua lettera che si è conservata », portante 1 data degli n aprile i5o8, indiritta a suo zio in Ui bino , ci fa conoscere quali erano e le sue pretensioni e le sue speranze a tale rispetto. Sollecita quello zi a fargli avere presso il gonfaloniere di Firenze, un commendatizia non del duca d* Urbino 1, del qual dice egli stesso di piangere la morte recente, ma < quello chiamato da lui Signor Prefetto, onde ottener di dipingere una sala, sicuramente del palazzo Vec chio , la cui approvazione dipende, secoudo lui, d sua Signoria.
Quando noi vediamo di quante opere Raffaello er incaricato, cui non poteva bastare, supporrassi facil mente con noi che l'interesse , onde desiderava l1 im presa di cui trattasi, era quello unicamente d'una ge Iosa ambizione di gareggiare coi due primi luminai d'allora, e sicuramente co' suoi soli mezzi, opponendc cioè, la sua maniera di vedere, di sentire e di fare alla loro : poiché, lo ripetiamo, nulla nelle sue oper fin qui eseguite, ha fatto conoscere l'imitazione prc cisa d' alcuno de' suoi rivali} e '1 proseguimento con
* Vedi V Appendice al n.° 4 , dove troveranno li nostri le tori il fac-simile di Raffaello della lettera stessa con alcune in portanti illustrazioni.
3 Lanzi si è ingannato dicendo che Raffaello nella sua lette» chiede che il duca tT Urbino ne scriva al gonfaloniere Sode rini; Storia Pittorica, voi. a.0, pag. 6i , ediz. citata.
VjOOQlC
| |
Leonardo Vinci Michelangelo Firenze Urbino Signor Prefetto Vec Signoria Raffaello Iosa V Appendice Raffaello Raffaello T Urbino Sode Storia Pittorica Una
|