Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      vano allora in Roma gli artisti più rinomati, com' erano Pietro della Francesca, Luca Signorelli da Cortona , D. Bartolomeo della Gatta, abate di S. Clemente di Arezzo, Bramantino da Milano , Antonio Razzi dalocale, o chiostro, per dipingere il quale l'Accademia eleggesse tre giovani fra quelli , che più ripromettono del loro valore. Questi opererebbono prima i tre cartoni, ben distribuendo, figurando e disegnando un fatto di storia. Li maestri dell' arte giudicar dovrebbero qual fosse il miglior cartone, e il giovine prescelto avria per premio l'esecuzione del suo cartone sul muro, pagate ^e spese. Questo esperimento verrebbe ogn' anno rinnovato, e quel giovane, ch'avesse operato un anno non potria più concorrere ; ma bensì gli altri esclusi, »
      « Con questo metodo replicato successivamente nella stessa guisa, si otterrebbe una serie di pitture a fresco, che fàriano conoscere il rispettivo genio de'migliori, e quale più meritasse la sovrana munificenza. »
      « Per questa sola strada e non colle pensioni e co'premj, per questa strada che pone in emulazione i giovani e li mette in necessità di studiare e fa veramente pubbliche le loro opere, si potranno ottenere genj sublimi beli' arte. Anche li forestieri che nelle capitali concorrono, vaghi di farvi eseguire opere di pittura, movendo a quel locale vedriano qual pittore più gli attalenta, e a ragion veduta allogheriano le loro commissioni con onore della patria nostra. »
      « E giova considerare ancora che, se il basso animo, e Ja riprovevole noncuranza delle glorie avite, hanno fatto vedere anche a giorni nostri lo scandalo di cangiarsi pure dalle case magnatizie le tavole di Raffaello coli' oro straniero, ci rimasero tuttavia, mercè la grandiosa e utilissima arte dell'affresco, le camere e le logge Vaticane, e le Sibille, e la Farnesina, le quali opere nè per nostra cupidigia, nè per strana invidia , nè per prepotenza d' armi ci potranno esser tolte, e sul dorso dell'Alpi carreggiate. »
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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