Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
9» 80 «etale composizione} lo che servirà di vera misura per farnela apprezzare.
Prima della Scuola d' Atene, la conoscenza dell' antichità non era entrata nei concetti della pittura tanto, quanto il gusto per la stessa, cosa assai differente ; non avca influito sopra il disegno dei pittori, eccettuandone quanto a questo ultimo punto Michelangelo. Le più belle scene del Vecchio e Nuovo Testamento non si riproducevano, che sotto lo travestimento abituato dei costumi di ciascun paese : si ricercano , e difficilmente si ritrovano nei due secoli precedenti, alcuni soggetti tolti dalla storia profana, e quand'anche alcuno si presentasse all' imitazione de' pittori, nessuno di essi pensava che li Greci o li Romani avessero avuto costumi particolari, e che un guerriero, un filosofo, un console fossero vestiti altrimenti d'un cavaliere , d' un monaco , o d' un podestà.
Raffaello adunque non ebbe attorno di lui alcun modello per quel genere , quello stile , e quell' invenzione, cui adoprò nel dipingere la Scuola d' Atene : nessuno de' suoi predecessori aveano potuto inspirargli la menoma idea ; e , cosa veramente maravigliosa, nessuno dopo di lui si è innalzato ad uguagliarlo in ciò che puossi appellare l'ideale di quel sublime soggetto.
Dopo le innumerevoli scoperte , onde non poteva l'Urbinate avere neppure il presentimento, e che hanno fatto ricomparire 1' antichità iconografica quasi per iutiero \ dopo la moltitudine d' oggetti originali ricuperati dopo tre secoli, e che hanno opposto alle invenzioni della Scuola d' Atene tanti confronti, ed anche pericolosi, lo stile di questa composizione ha sostenuto sempre il suo posto nell' opinione degli artefici, e le^.ooQle
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