Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 102 mcampo , e lo stabilire d'un modo più evidente , in che differiva il suo ingegno da quello del suo rivale ?
Noi accorderemo dunque senza difficoltade alcuna che li Profeti e le Sibille della chiesa della Pace , uno dei lavori più finiti del Sanzio , fanno testimonianza di un accrescimento considerevolissimo per indicare il più alto grado della sua seconda maniera ; ma crediamo riconoscervi ancora la probabilità d'essere stati fatti al fine di mostrare piuttosto la dissimiglianza del suo gusto da quello del Buonarroti, anziché la volontà d' avvicinarvi si.
In poche figure leggesi a maggior grado il carattere della divina inspirazione , di quel sentimento nobile, profondo, misterioso, impresso negli scrìtti dei Profeti. Coloro che hanno voluto fare un' analisi più sensiva delle gradazioni de' colori che variano 1' espressione di questi personaggi, hanno creduto trovare nei tratti del pennello in ciascuno di essi, le differenze fin anche del loro genio e della loro maniera di profetizzare ; poiché la prerogativa delle opere di Raffaello si è quella di parlare alla mente ancora più che alla vista ; onde a lui si é presentemente applicato ciò che Plinio ha detto di Timante : in omnibus ejus operìbus intelligitur plus semper, quam pingitur l*.
i Plinio, lib. xxxv, cap. 36, edizione d' Hardouin. Si può terminare a questo proposito la citazione : Et cum ars stimma sii, ingenium tamen ultra artem est.
* Il dottissimo ab. M. Missirini pure, nella bellissima descrizione che fece dell' Isaia , parlando in sulla fine della diviniti delle opere del Sanzio conchiude coli' applicargli questa sentenza di Plinio. Lo stesso illustrò e descrisse inoltre le Sibille nella chiesa di S. Maria della Pace , la Madonna di Foligno, e la fa-
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