Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» io8 mle sac Sibille per la cappella d* Agostino Chigi nella chiesa della Pace 1, dipinge con dolcissima maniera , nel palazzo di questo celebre amatore, la composizione della sua Galatea: composizione piena di grazia, e che direbbesi inspirata dal genio della pittura antica. Essa ci fa conoscere, meglio di quello che noi P abbiamo potuto fare, quale fosse la diversitą dei due ingegni che abbiamo paragonati, e quale fosse la proprietą di quello del Sanzio nel mirare verso quella maniera nobile, pura c leggiadra che costituisce lo stile del bello ideale degli antichi. Quello eh' egli stesso scriveva a Baldassare Castiglione, rispetto a questa pittura, ci toglie dal (are qualunque osservazione congetturale sopra la stessa.
« Della Galatea mi terrei un gran maestro se vi fos-n sero la metą delle tante cose, che V. S. mi scrive. « Ma nelle sue parole riconosco P amore, che mi por-» ta : e le dico , che per dipingere una bella, mi bisogneria veder pił belle, con questa condizione che » V. S. si trovasse meco a far scelta del meglio. Ma » essendo carestia e dei buoni giudicj, e delle belle » donne, io mi servo di certa idea, che mi viene alla » mente. Se questa ha in sč alcuna eccellenza d'arte, » io non so : ben mi affatico di averla 2,* ».
1 Secondo il Vasari, e secondo l'ordine nel quale fa menzione delle opere di Raffaello, ordine che noi pure procuriamo di seguire, perchč indica quello in cui furono eseguite , la Galatea sarebbe stata fatta dopo il profeta Isaia, e contemporaneamente alle pitture della chiesa della Pace. Vedi Vasari, ibidem, pag. i8a.
* Vedi il testo intiero della lettera riportato alla fine di questa Storia nell' Appendice n.° 6.
Usci in Palermo nel 1816, per il marchese Ilaus un libretto^.ooQle
| |
Sibille Agostino Chigi Pace Galatea Sanzio Baldassare Castiglione Galatea Vasari Raffaello Galatea Isaia Pace Vasari Storia Appendice Palermo Ilaus Qle Quello Vedi
|