Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 115 «e?
» sicurtà, come di coloro, che lontani dal mondo lo * sJbefTano , e nel praticare il pubblico, odiano la bu-» già , e dicono la rerità * ». Ecco ciò che Plinio chiamava fingere more* , espressione il cui volgarizzamento letterale non rende abbastanza lo significato, e che vuol dire dipingere il morale di ciascun soggetto.
Tale fu eminentemente il merito reale del Sanzio. Su questo medesimo principio di verità naturale, ed appropriata ai costumi ed al carattere di ciascuno, sembra che siano stati studiati e rappresentati da Raffaello il S. Francesco e'1 S. Girolamo. Forse fu sua intenzione il far tanto più risaltare col loro contrasto, P incanto ideale, e la bellezza celeste della Madonna con Gesù, la quale discesa dal cielo e sopportata dalle nubi , trae a sè gli occhi de' diversi personaggi, unico oggetto de' loro omaggi e delle loro preci. Non si saprebbe dall' arte indicare meglio quella linea di differenza 7 che divide la natura umana dalia sostanza degli esseri soprannaturali.
Fecevi Raffaello sotto al gruppo della Vergine un putto ritto in mezzo della tavola, che alza la testa ver» so lei, il quale di bellezza di volto, e di corrispondenza della persona, non si può fare nè più grazioso nè meglio. Tiene questi un epitaffio, sul quale scrìsse Raffaello, od ebbe intenzione di scrivere alcune linee \ giacché presentemente non vedevisi più traccia. Tiensi questo quadro fra quelli di lui, che sono li più vigorosi pel colorito , e per 1' esecuzione, e li meglio conservati x,*.
* Vasari, ibidem , pag. 184»
» Questo quadro è conosciuto pure sotto il nome della Madonna dal Donatario, perchè S. Francesco > S. Giovanni Bat-
^.ooQle
| |
JbefTano Plinio Sanzio Raffaello S. Francesco S. Girolamo Madonna Gesù Raffaello Vergine Raffaello Madonna Donatario S. Francesco S. Giovanni Bat- Qle Francesco Girolamo Forse Non Francesco
|