Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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sette figure. Non è del nostro fine il riportare qui le descrizioni delle più celebri di queste opere, le quali troveranno altrove una menzione più estesa, secondouna tavola dove si vede Gesù tenuto dalla madre verso S. Giovanni , figure intiere in un paesaggio, ritenuto dagli intelligenti opera del Sanato ; e quantunque di un gran merito, meno bello per altro di quello di Vienna da noi ricordato a pag. 55 e 170. Vedi catalogo citato, pag. i35.
II Bencivenni nel suo Saggio isterico della galleria di Firenze, tom. pag. 191 , ricorda una tavola alta decimetri 8 , 16, e larga 5, 54 del secondo stile di Raffaello, rappresentante una Vergine con Gesù bambino e S. Giovanni, che esisteva a suoi tempi nella tribuna : intorno alla quale per altro nella descrizione di detta galleria, stampata da Giuseppe Molini e Comp., tom. 1, pag. 89, da que' dotti illustratori si ripete il dubbio che alla scuola piuttosto che alle mani del Sanzio sia da attribuirsi.
« Il marchese Manfredi ni, cosi ne scrisse da Venezia il nobile sig. Renato Arrigoni, possiede una piccola tavola, ottimamente conservata, e tenuta per opera di Raffaello, alta decimetri 5, 4 e larga 3 , di cui il sig. Pietro Edwards, che fu conservatore delle pubbliche gallerie dello Stato Veneto, fece la seguente descrizione, che si trovò fra le sue carte manoscritte, »
« Maria Vergine, seduta in campo aperto, ha dimesso il suo lavoro nel canestrello che tiene dappresso, e se ne sta meditando sopra un libricciuolo , nel mentre che li due fanciulletti Gesù e Giambattista si deliziano da sè soli in un tenero abbracciamento. La serenità del cielo e la quiete del luogo conrispondono alla tranquilla dolcezza dell'assunto generale, di cui la Vergine in meditazione è il protagonista. Ciò che legge Maria deve essere certamente qualche cosa di celestiale e di lieto. Essa lo manifesta nella soavità del suo aspetto : agisce alcun poco colla mano destra che tiene appoggiata in grembo , come se accompagnasse la lezione con un patetico gesto. L'aria modestissima del volto, la gentilezza della persona, la compostezza non ricercata della postura, tuUo dimostra verginale innocenza e candore. L' affetto con cui^.ooQie
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