Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Ter» classa Là terza classe delle Madonne del Sanzio, qualoradelle Madonne
di Raffaello. —-—-——--
raccolte che gli presenta : S. Giuseppe sorge ih piedi dietro alla Madonna , e tiene colla sinistra per la briglia il giumento che si vede sotto ad una palma, mentre colla destra, sopra incurvatovi alquanto, prende pel sinistro braccio il fanciullo precursore, quasi in atto di rialzarlo éd incoraggiarlo ad avvicinarsi con confidenza al divin suo parente. Nella descrizione dell' Imp. R. galleria di Vienna, da noi ricordata a pag. 99 e altrove, è slato pubblicato un bell'intaglio di questa tavola , e nella 'descrizione che lo accompagna si fa conoscere come l' effetto generale del quadro sia gradevolissimo, il colorito vigoroso ; la freschezza e T opacità del paesaggio , la bellezza d' un cielo che si degrada perfettamente dall' azzurro fino al rosso brillante dell1 orizzonte, tutto iusomina vi espriiiia il' fuòcò d' una contrada egizia. Il prof. Braun a pag. 289 dice, esser questa la pittura principale di Raffaello che si trovi in Vienna : lo Scaramuccia nelle sue Finezze de' Pennelli italiani, il Comolli nelle sue note alla Vita inedita, il Piacenza nelle sue aggiunte al Baldinucci, e tanti altri hanno decantata questa tavola, come una deHe opere eseguite dal Sanzio ne'migliori tempi della sua vita pittorica ; gli artefici più eccellenti che l'hanno esaminata in Italia per tale sempre la giudicarono : eppure non mancò.chi o per ostentala o vera ignoranza , o per maligno disprezzo delle caie nostre, 0 per altri fini dispregev©li< osò pazzamente scorgere in essa la bella maniera della scuola, anziché del maestro. Per fino là dove si conserva un tanto prezioso monumento, e si è stampata pubblicamente la verità , fu ripetuto da certuni sogno sì strano ; il perchè aggiungeremo noi qui la storia genuina ed irrefragabile del quadro stesso , la quale oltre alla testimonianza del dipinto che porta in sè stesso ]' impronta indubitata dell' originalità di quel genio e di quella mano divini, v' aggiugnerà quella della provenienza , e della più;costante tradizione.
Mentre S. Carlo Borromeo trovavasi in Roma presso lo zio, il quale 1' avea creato cardinale, e, per rinuncia del cardinale Ippolito d'Este, gli avea affidato l'arcivescovato di Milano, nell'anno i56o , Federico suo fratello, distintamente occupato alla corte^.ooQle
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